Tunisino ucciso dal connazionale a coltellate: dietro la morte un giro di droga

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La scena è stata simile a quelle che si vedevano nei film western, con la differenza che l’arma utilizzata per uccidere il rivale non è una pistola ma un coltello lama 20 centimetri. I due tunisini, probabilmente per regolare debiti legati allo spaccio di droga, si sono dati appuntamento nella notte tra lunedì e martedì in piazza a Chiari, e lì il primo a colpire ha anche ucciso.

Jamal Ati, tunisino di 37 anni, ha sferrato il colpo mortale con un coltello da cucina e l’intenzione di uccidere, Mohammed Hameni, tunisino anche lui ma di 10 anni più giovane.

La scena è stata vista da diversi testimoni, grazie ai quali l’assasino è stato individuato e fermato dai carabinieri nell’arco di 20 minuti dall’assassinio. Jamal ha provato durante la fuga a chiedere ospitalità a due connazionali che però glela hanno negata. A quel punto si è trovato spalle al muro e ancora sporco di sangue davanti ai carabinieri.

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