Il suo business illegale di spaccio di marijuana le permetteva di far girare quasi 10mila euro ogni settimana. Il modus operandi? Semplice. Il 46enne valsabbino utilizzava il ristorante dove lavorava a Manerba come base per lo spaccio.
A insospettire i carabinieri è stato proprio il continuo andirivieni dal ristorante da parte di ragazzi e ragazzini che, già alle 8 del mattino, erano pronti a riscuotere la droga. In realtà l’uomo, usicto di prigione da poco meno di un anno, non vendeva al dettaglio, bensì in grosse quantità (dall’etto al mezzo chilo per volta) e riforniva i vari spacciatori del lago di Garda.