Vacanze e sballo: spinelli e cocaina in campeggio, dodici turisti nei guai

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Vacanze immerse nella natura, a due passi dal lago. Per respirare aria buona? Più che altro per respirare il fumo di spinelli lontano da occhi indiscreti. I carabinieri della caserma di Salò hanno rovinato i piani di alcuni gruppi di turisti, italiani e stranieri, trovati in possesso di marijuana e cocaina.

L’operazione fa parte dei normali controlli che ogni anno i militari mettono in campo per la prevenzione dello spaccio e dell’utilizzo di stupefacenti. Nei giorni scorsi i carabinieri hanno compiuto diversi sopralluoghi in campeggi del medio a alto Garda, individuando complessivamente dodici utilizzatori di droghe leggere o di cocaina. I loro nomi sono stati segnalati alla Prefettura. Sono in corso indagini per cercare di scovare chi ha fornito le dosi.

Di ieri la notizia che proprio sul Garda, a Manerba, è stato fermato uno spacciatore che utilizzava un ristorante come base per i suoi traffici (leggi la notizia).
(a.c.)

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1 COMMENT

  1. A fine 2013, per iniziativa del Presidente Josè Pepe Mujica, l’Uruguay è diventato il primo Paese al mondo a legalizzare pienamente la cannabis, facendosi carico della produzione, distribuzione e vendita; a gennaio di quest’anno il Colorado e subito dopo lo Stato di Washington hanno autorizzato il consumo di cannabis ad uso “ricreativo” e i sondaggi americani confermano che già da due anni i cittadini favorevoli alla liberalizzazione hanno raggiunto la maggioranza (54 per cento), mentre nel 1970, ai tempi dell’approvazione della legge proibizionista di Nixon, erano solo il 15 per cento. Sempre in Usa, gli Stati dell’Oregon, Alaska e California hanno indetto per novembre prossimo un referendum che, stando alle indagini sul parere dei cittadini, dovrebbe andare nella direzione antiproibizionista. Secondo i dati diffusi in Colorado dal Department of Revenue, l’equivalente del nostro Tesoro, nel mese di gennaio 2014, quando è entrata in vigore la legge sulla liberalizzazione, la vendita ufficiale di marijuana ha incassato 14 milioni di dollari, sottraendoli alla malavita. Si prevede che il prossimo anno fiscale il mercato della marijuana raggiungerà il miliardo di dollari, dai quali lo Stato del Colorado incasserà almeno 130 milioni. Intanto anche il quadro europeo negli anni si è mosso verso la liberalizzazione, con le esperienze dell’Olanda, il primo Paese in cui la depenalizzazione è stata totale, e poi di Spagna, Portogallo e Belgio dove la legislazione è aperta, ma più restrittiva. E in Italia? Nonostante sempre più voci, moltissime delle quali estremamente autorevoli (vedi le recentissime parole del Prof. Umberto Veronesi, antiproibizionista da decenni), i poveri Carabinieri e le altre Forze dell’Ordine sprecano tempo e montagne di risorse tecniche ed economiche, rovinano la vita a chi si fuma uno spinello, gettandolo nel gorgo della "giustizia" fatta di caserme, tribunali, avvocati e, spesso, persino galera, perché costretti a far rispettare leggi assurde, criminali e criminogene volute da chi, ormai è sempre più evidente, ha il preciso scopo di garantire gli interessi della criminalità organizzata dedita al lucroso business del mercato illegale di sostanze.

  2. perchè i nostri cari "onorevoli" non ragionano lucidamente come il o Bob? esame inattaccabile della situazione legata alle droghe leggere. sottoscrivo in pieno.

  3. Mi piacerebbe tanto vedere la vostra faccia quando un tipo ben "ricreato" al volante della sua auto vi viene addosso, proprio perché è ricreato all’uruguaiana… poi diventate più proibizionisti di me…

  4. probabilmente farei la stessa faccia che fa uno quando gli viene addosso un ubriaco di nostranissimi grappa o vino, o magari un annebbiato da psicofarmaci, tranquillanti e simili. Ovvio che, così come non si deve guidare dopo avere bevuto, non lo si deve fare dopo avere fumato. Semplice, no?

  5. Io sono proibizionista, per me l’uso (e a maggior ragione l’abuso) di sostanze alteranti lo stato mentale e la contestuale conduzione di veicoli deve essere penalizzata al massimo. Se bevi e guidi, per me è tentato omicidio, tutto qui. Liberalizzare indiscriminatamente è sbagliato, viene a crollare uno se non il principale ostacolo per un futuro tossico, la difficoltà di reperimento di sostanze stupefacenti per via del rischio. È la stessa cosa che succedeva negli anni passati in alcuni stati USA, quando raggiunta l’etá per bere i ragazzi ci lasciavano le penne in orge alcoliche "legali". PS non puoi sapere che effetto ti fa una canna finchè non la provi, e non serve guidare da "fumato" per causare danni, puoi essere pericoloso anche mentre sei comodo a casa tua (magari lasciando aperto il gas dopo che ti sei fatto). Le sostanze alteranti sono pericolose tutte.

  6. Non condivido la Sua opinione soprattutto perché ritengo che proibire per legge non porti affatto ad una maggiore difficoltà nel reperire le sostanze illegali; basta uscire di casa per trovare tutto ciò che si desidera e anche l’effetto deterrente delle sanzioni non basta, a meno (forse) di pene draconiane che, comunque, non sarebbero definitivamente risolutive: in Iran, ad esempio, c’è la pena di morte per impiccagione per chi traffica o spaccia ma la sete di guadagno fa superare il timore. Inoltre non è da sottovalutare l’effetto "trasgressione" che comporta la proibizione, dimostrato proprio dall’esempio che cita Lei dei giovani americani che, invece di consumare responsabilmente, appena ne hanno la possibilità abusano, ovviamente dopo anni di consumo "clandestino". E’ vero che si abusa anche delle sostanze legali, ma lo si fa almeno alla luce del sole, consumando prodotti di qualità controllata e, soprattutto, al di fuori di circuiti commerciali gestiti dalla criminalità. La Sua conclusione impone una domanda: crede veramente di poter impedire con il proibizionismo l’uso e l’abuso di tutte le sostanze alteranti compresi l’alcool e gli psicofarmaci? Se si risponde sinceramente, converrà che ridurre il danno da ogni punto di vista possibile (conseguenze legali, sociali, sanitarie ed economiche) è l’unica risposta utile.

  7. Si, credo nel proibizionismo piu totale, al limite dell’oscurantismo. In questa Italia, almeno, nel paese in cui se rispetti le regole sei tu il diverso e in cui di fatto non c’è legge se non quella del più furbo (o presunto tale). In questa Italia non deve esserci scelta: questa è la regola, se la segui alla lettera bene, se non la segui paghi caro. Mi dispiace, sembra tanto uno stato di polizia o una di quelle repubbliche islamiche dove ciò che non è vietato è obbligatorio, ma evidentemente per noi italiani non ci sono alternative… non ci possiamo piu permettere di essere indulgenti con noi stessi, a cominciare dalle liberalizzazioni.

  8. Non credo che con il proibizionismo duro si riesca a garantire la totale e completa eradicazione del fenomeno degli abusi (alcool o droghe), ma che ci si possa dare un bel taglio: perché nonostante campagne shock e minacce di pene sempre più severe la gente guida comunque sotto l’effetto di sostanze alteranti (alcool in primis ma anche droghe)? Perché le pene sono viste come spauracchi, e non come vere pene: la mia regola è semplice, ti trovo sbronzo o fatto al volante? Tentato omicidio, dritto in carcere (non domiciliari, perché c’è la possibilità della reiterazione del reato), poi sequestro del mezzo e via la patente a vita. Lei mi consenta dieci (diconsi dieci) esempi sotto forma di altrettante sentenze (con relativo gran clamore mediatico) e le stronco di una percentuale a due cifre gli episodi di alcool test positivi. Scommettiamo?

  9. Forse manca un po’ di chiarezza: nessun antiproibizionista sostiene il diritto a guidare o svolgere altre attività potenzialmente pericolose in stato di ebbrezza da alcool o altre sostanze, ci mancherebbe… Nessuno vuole guidatori ubriachi o poliziotti in servizio "fatti" o medici al lavoro sballati, questo è ovvio. Si può anche essere d’accordo su sanzioni pesantissime per chi provoca gravi danni guidando o lavorando sotto l’effetto di sostanze e in molti Paesi la severità funziona come deterrente. La realtà, purtroppo, è che se mi trovano in casa 100 litri di grappa nessuno mi dice niente, se mi trovano 100 grammi di erba, magari coltivata per conto mio sul terrazzo, mi accusano di spaccio, anche se non ho mai venduto un grammo in vita mia. La realtà, purtroppo, è che se abuso di psicofarmaci o di alcool posso andare in giro in divisa, armato e nessuno ha da ridire, basta che "faccia il bravo" qualche giorno prima delle analisi, ma se mi fumo una canna con gli amici e mi fanno le analisi dopo una settimana ecco che mi sono giocato il lavoro… Dov’è la logica?

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