L’adorazione dei pastori di Lotto migra a Palazzo Cini a Venezia

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Grazie a un’importante collaborazione tra il Comune di Brescia, la Fondazione Brescia Musei e la Fondazione Giorgio Cini di Venezia, l’Adorazione dei pastori di Lorenzo Lotto (1530), capolavoro della maturità del grande pittore, proveniente dalla collezione della Pinacoteca Tosio Martinengo e attualmente esposto presso il Museo di Santa Giulia, sarà ospitato e visibile al pubblico nella Galleria di Palazzo Cini a Venezia, dal 5 settembre al 2 novembre.

L’iniziativa fa parte della serie L’ospite a Palazzo che consente alle sale della collezione permanente di Palazzo Cini, un tempo dimora di Vittorio Cini, di accogliere periodicamente un’opera ‘ospite’, per intrecciare relazioni visive, dialogiche e di contenuto con le altre opere della Galleria, esprimendo sottili relazioni tra raccolte artistiche affini per valore, storia e significato.

L’Adorazione dei pastori è uno dei capolavori che il conte Paolo Tosio acquistò nel 1825 e che successivamente, grazie alla sua donazione, è entrato a far parte della collezione civica bresciana. La raccolta, generata dal colto collezionista nella prima metà dell’Ottocento, si caratterizza per esplicite tangenze con la collezione di Vittorio Cini, che nel 1941 aveva acquistato lo splendido Ritratto di gentiluomo di Lorenzo Lotto.

L’Adorazione dei pastori è un dipinto straordinario giocato su accostamenti cromatici di grande suggestione ed effetti luministici e atmosferici di mirabile intensità. La funzione devozionale dell’opera ne determina timbro e atmosfera: si tratta di un’adorazione del Bambino, tema che si riconnette alla più antica tradizione iconografica della Madonna dell’Umiltà. Umiltà magnificamente esaltata dalla posizione della Vergine, in ginocchio, adorante, nella cesta di vimini e paglia con il Bambino. Due sono gli angeli dalle lunghe ali spiegate che abbracciano i due committenti-fratelli ritratti nel dipinto in un gesto di concordia, secondo il ruolo degli angeli, unico nel “teatro sacro” lottesco dove spesso, attraverso misteriosi gesti di richiamo e di catalizzazione dell’attenzione, queste creature si fanno sublimi intermediari tra cielo e terra.

Nell’ambito della collaborazione tra Fondazione Brescia Musei e Fondazione Giorgio Cini, dal 5 settembre al 2 novembre i visitatori della Galleria veneziana residenti a Brescia e nel territorio della sua provincia, potranno usufruire di uno sconto speciale sul biglietto d’ingresso alla mostra. La stessa riduzione sarà garantita ai visitatori veneziani.

Una bella occasione da cogliere, non solo per vedere la Galleria di Palazzo Cini, ma anche per percorrere un ideale itinerario lottesco a Venezia, nel sestiere di Dorsoduro, costituito dalla chiesa dei Carmini con la pala raffigurante San Nicola in gloria e santi (1527-29), le vicine Gallerie dell’Accademia con lo straordinario Ritratto di giovane (1530 ca.) e Palazzo Cini con l’Adorazione dei Pastori (1530) ospite. Tali opere si legano, infine, nel sestiere di Castello, alla basilica dei Santi Giovanni e Paolo, con la pala de L’elemosina di Sant’Antonino (1540-42).

L’iniziativa veneziana che accoglie L’Adorazione dei pastori come ospite a Palazzo Cini, anticipa il ciclo espositivo in tre episodi dal titolo “A Brescia opere da grandi musei. Rinascimento”, realizzato da Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei. Il primo appuntamento prenderà il via il 12 settembre al Museo di Santa Giulia con la mostra Savoldo e Giorgione. Note di un ritratto amoroso (12 settembre – 9 novembre), realizzata grazie alla collaborazione con Galleria Borghese e Palazzo Venezia di Roma.

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