Sicurezza dei prodotti agroalimentari, nasce il “passaporto etico”

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La Camera di Commercio di Brescia ha sempre posto particolare attenzione al tema della qualità e della sicurezza dei prodotti agroalimentari. L’Ente camerale bresciano è infatti promotore e principale finanziatore del “Centro per il miglioramento del latte e della carne bovina” che, da oltre 40 anni, rappresenta un fondamentale punto di riferimento per la valorizzazione del latte e della carne di qualità ed ha contribuito a far raggiungere alla zootecnia bresciana primati di assoluta eccellenza, sia a livello nazionale che internazionale. Non a caso, molti fra i principali Consorzi di produzione e commercializzazione di prodotti caseari – ad esempio il Consorzio Grana Padano – e di carni hanno stabilito le loro sedi sul territorio bresciano.

Forte dell’esperienza maturata con il “Centro per il miglioramento del latte e della carne bovina”  e grazie alla collaborazione con il nuovo “Consorzio De Alimentaria Qualitate”, la Camera di Commercio di Brescia si è fatta pertanto promotrice del progetto che ha portato alla realizzazione del “passaporto etico”, strumento finalizzato a documentare il valore delle produzioni agroalimentari in ambito di commercializzazione internazionale, che viene oggi presentato in anteprima assoluta.

Il passaporto etico nasce dalla proficua e intensa collaborazione che in questi ultimi anni ha visto operare la Camera di Commercio, L’Amministrazione Provinciale di Brescia, la Fondazione Iniziative Zooprofilattiche e Zootecniche, l’Istituto Zooprofilattico della Lombardia e dell’Emilia Romagna, le università Statale e Cattolica di Brescia, nell’intento di porre dei precisi capisaldi per la commercializzazione dei prodotti agroalimentari Italiani in termini di garanzie sulla loro qualità e salubrità. Il passaporto può quindi diventare un importante punto di riferimento anche in vista di accordi ed intese che le Regioni — o lo stesso Governo Italiano – dovessero stipulare, a livello internazionale, per pretendere il rispetto di specifiche caratteristiche igenico-sanitarie ed evitare ogni forma di sperequazione sulle forme di controllo relative alla sicurezza alimentare.

Iniziativa concepita nel quadro dei progetti che il “Sistema Brescia” ha voluto realizzare in vista di EXPO 2015, il “passaporto etico” può quindi rappresentare per la Regione Lombardia, proprio in occasione dell’esposizione universale, un efficace strumento da utilizzare con i tutti i Paesi del mondo che intendono avviare collaborazioni in ambito di commercializzazione agro-alimentare.

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