Valutazione impatto ambientale per discarica Castella, Legambiente: non va assolutamente fatta

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Venerdì 3 ottobre, presso la sede della Regione Lombardia di Milano, si terrà la conferenza dei servizi nell’ambito della procedura di VIA (valutazione di impatto ambientale) per la discarica che Castella srl intende realizzare nell’ambito territoriale estrattivo 25, area di proprietà Gaburri, in territorio di Rezzato al confine con il comune di Brescia. “Questa conferenza di servizi non dovrebbe avere luogo. – tuona Legambiente – I motivi ostativi alla realizzazione della discarica Castella, destinata ad accogliere 1.800.000 metri cubi di rifiuti per la maggior parte putrescibili, sono autorevoli e documentati; l’iter autorizzativo avrebbe già dovuto essere interrotto e il progetto dell’impianto archiviato per sempre”.

DI SEGUITO IL COMUNICATO INTEGRALE

 

 

L’ASL di Brescia ha espresso parere negativo ed ha dichiarato che non esiste mitigazione che possa rendere sostenibile la realizzazione di questa discarica. I comuni di Brescia, Rezzato e Castenedolo hanno espresso parere negativo. Legambiente e i comitati locali hanno presentato osservazioni, che sinteticamente citiamo,  che rilevano le criticità del progetto e richiamano al rispetto della normativa vigente: l’intera area destinata ad ospitare la discarica è allagata dalla falda affiorante ed è inoltre zona di ricarica della falda stessa, che presenta qui una vulnerabilità molto alta; la discarica distruggerebbe una zona umida di grande rilevanza naturalistica e preziosa per la tutela di specie protette; il progettato impianto è ubicato nell’area dove il comune di Brescia intende realizzare il Parco delle cave, parco di interesse sovracomunale;  l’impianto non rispetta la distanza minima prevista dalla scuola dell’infanzia Bonomelli  e dalla scuola elementare  Bellini del quartiere Buffalora; l’intera area è già gravata da innumerevoli fonti inquinanti, con pesanti ricadute sulla salute degli abitanti, già compromessa,come evidenziato dal recente studio “Sentieri”.

 

Alla luce delle motivazioni sopra espresse chiediamo alle Direzioni Generali interessate, alla Giunta regionale lombarda e all’ Assessore all’ambiente Terzi di proteggere il territorio, i suoi abitanti ed i fruitori del Parco delle cave da questo progetto di devastazione ambientale. La discarica Castella non può e non deve esser realizzata.

 

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