Padenghe in prima linea nella lotta contro l’evasione: 44mila euro dall’agenzia delle entrate

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“Una scelta per giustizia”. Così la definisce il sindaco di Padenghe sul Garda, Patrizia Avanzini, quando parla della forte attenzione che il Comune ha in materia di fisco. La lotta all’evasione il sindaco l’ha attuata sul serio, da cinque anni a questa parte, controllando le aree edificabili e il pagamento dell’Ici e setacciando le finte residenze e l’evasione della tassa rifiuti. Grazie a un lavoro certosino, a garanzia dell’equità, è arrivata la premialità dell’Agenzia delle entrate. Che significa? L’Agenzia richiede al Comune informazioni sulle situazioni societarie o di persone fisiche in condizione di occultamento del reddito. Il Comune fornendo le informazioni e aderendo a una convenzione con l’Agenzia riceve, se la segnalazione va a buon fine e l’Agenzia riscontra difformità tra i redditi dichiarati e quelli reali, una percentuale sul recuperato, il 50 ma anche il 100 per cento della cifra riscossa. Il sindaco però ci tiene a ribadire che a Padenghe non c’è alcuna intenzione di muovere l’ente al controllo dei cittadini in maniera ossessiva. Si tratta esclusivamente di una scelta per far rispettare il Codice, secondo cui non pagare le imposte equivale a un reato. Questa attenzione ha fruttato 44 mila euro, una cifra considerevole e superiore a quella di altri comuni più grandi oltre che una risorsa da gestire per la collettività. Va aggiunto per inciso che il contribuente segnalato ha tutta la possibilità di dimostrare che la sua dichiarazione è fedele. “Ma se questo non avviene – osserva Avanzini – è meglio che le risorse recuperate, invece che allo Stato centrale vadano all’ente locale, più vicino al cittadino e quindi più capace di capire i bisogni del territorio. La collaborazione con l’Agenzia delle Entrate c’è e funziona, ma non deve essere intesa come una sorta di gogna per il contribuente. Il Fisco agirebbe comunque, il comune in questo caso aiuta a completare il quadro che l’Agenzia aveva cominciato a delineare.” In più, in certi casi l’ente soccorre il contribuente fornendo informazioni che giustificano il reddito dichiarato e fanno chiudere il caso senza alcuna ripercussione. 

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