Ubi Banca premiata come “Banca dell’anno in Italia”

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La quindicesima edizione del “The Banker Awards”, premio istituito dall’omonima testata del Gruppo Financial Times, assegna a UBI Banca il titolo di “Banca dell’anno” per l’Italia, sulla base del responso di una qualificata giuria internazionale.

 

Le motivazioni del premio partono dalla constatazione della difficile situazione macro economica in cui UBI Banca si è trovata ad operare. “Mentre l’economia italiana fronteggia una serie di sfide a livello di sistema,  UBI Banca  ha agito con rapidità nel rafforzare lo stato patrimoniale e ridurre al minimo il profilo di rischio” – si legge nelle motivazioni. Le motivazioni del premio sottolineano inoltre l’attento controllo dei costi, che ha consentito di superare le difficoltà del contesto operativo. Dal 2007 i costi totali sono scesi di 500 milioni di euro (circa il 20%). Evidenziato anche il successo colto in occasione della recente Valutazione Approfondita conclusasi a ottobre da parte delle autorità bancarie europee (BCE ed EBA) da cui è emersa la prima posizione di UBI Banca, tra le banche italiane, per  il valore del Common Equity Tier 1 ratio dopo revisione della qualità degli attivi (AQR).

 

Rilievo è infine stato dato alla posizione di avanguardia di UBI Banca nell’innovazione di servizio e di prodotto.

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  1. In breve, dal 2007 cioè in pratica dalla sua nascita, UBI si è notoriamente distinta solo per la frenetica attività di cost-cutting, cioè solo per il taglio dei costi, con punte di eccellenza su quelli del personale. Si desse un occhio invece alla cosidetta "gestione caratteristica" (il "fare banca per bene" come recita lo slogan principale) cioè in primis alla tradizionale attività di intermediazione del denaro, si masticherebbe amaro con quote di mercato ridimensionate, una rete commerciale ridotta all’osso, decine e decine di sportelli chiusi anche se tuttora in attivo, poteri decisionali riaccentrati spostandoli dalla periferia, qualità del servizio percepita dalla clientela soprattutto retail ridotta al lumicino (lo dicono le loro indagini di customer satisfaction). Ma tant’è, il metro è oggi solo il Core Tier 1, cioè la componente primaria del capitale, la principale misura di patrimonializzazione che definisce (per ora) l’affidabilità degli istituti di credito in Europa. E i clienti ? Bella domanda, questa. Ovviamente ci sono poi i soci, come quelli della ex Banca Lombarda, che hanno in mano azioni al valore (di fusione) di 12 euro mentre ora il tiotlo viaggia sui 6 euro. In bocca al lupo a tutti.

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