“Fuoco barocco: da Bach a noi”. Torna il Festival pianistico

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“Fuoco barocco: da Bach a noi.” Il Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo presenta il calendario preliminare della 52a edizione che si svolgerà dal 25 aprile all’11 giugno 2015 e che sarà dedicata alla straordinaria stagione della musica barocca. Sarà riletta in particolare la figura di Johann Sebastian Bach, il compositore che più di ogni altro ha determinato la storia della musica occidentale, dal ’700 ai giorni nostri. Si avrà modo di vedere come di secolo in secolo il passato rientri prepotentemente nell’attualità e provochi nei creatori un continuo processo di confronto, acquisizione e riflessione. Un emozionante percorso che ci porterà a riascoltare in una luce nuova capolavori di epoche diverse che hanno attinto a piene mani da antiche forme barocche per ricrearle in forme originali. L’immagine che accompagna la 52a edizione è quella di un pianoforte in fiamme su uno sfondo nero. Il pianoforte a coda, partendo dalla vitalità barocca, promette di accendere anche il pubblico contemporaneo.

Dodici i concerti previsti al Teatro Donizetti di Bergamo, mentre a Brescia se ne contano dieci al Teatro Grande, 2 all’Auditorium San Barnaba e uno alla Chiesa di San Francesco.

L’apertura sarà affidata al talento di Daniel Harding, pupillo di Claudio Abbado, che torna al Festival con l’eccellente Swedish Radio Symphony Orchestra dopo il meraviglioso Mahler del concerto inaugurale del 2011. Il 25 aprile a Bergamo e il 26 al Teatro Grande di Brescia in programma, sotto la bacchetta di Harding, il Concerto per violino op. 77 di Brahms, solista la giovane norvegese Vilde Frang, e la Sinfonia Fantastica di Berlioz.

In cartellone spicca la presenza di Riccardo Muti che sarà a Brescia martedì 19 maggio – concerto straordinario per la beatificazione di Papa Paolo VI, promosso con l’Istituto Paolo VI – e a Bergamo mercoledì 20 maggio. Muti dirigerà l’Orchestra Cherubini, da lui fondata nel 2004, alla quale si unirà una selezione della Filarmonica del Festival, compagine che in questi giorni compie un anno di attività e che è destinata ad avere un ruolo sempre più decisivo nelle edizioni future.

Sotto la guida di Pier Carlo Orizio la Filarmonica del Festival sarà impegnata l’8 e il 9 maggio con Daniil Trifonov, per il terzo anno consecutivo ospite al Festival, che interpreterà il Quarto Concerto di Rachmaninov. Completano il programma la Sinfonia “Classica” di Prokof’ev e di Respighi la Prima Suite delle Antiche arie e danze e la trascrizione di tre Preludi corali di Bach.

La Filarmonica è poi nuovamente in calendario il 28 maggio a Brescia (Chiesa di San Francesco) per il tradizionale concerto in memoria delle Vittime di Piazza della Loggia. Nella circostanza sarà diretta dall’armeno Eduard Topchjan e, con Massimo Mercelli al flauto e Darko Brlek al clarinetto, eseguirà Warum?, brano del 2014 commissionato dal Festival e da altri partner europei a Sofia Gubaidulina, annoverata fra i più prestigiosi compositori sulla scena mondiale.

Parlando di Bach, non poteva mancare Ramin Bahrami, oggi forse l’interprete più popolare del genio di Eisenach. A lui, come ad altri interpreti quali Federico Colli, Roberto Cominati, Giuseppe Albanese, Ilia Kim è affidato il compito di approfondire in recital il tema-guida del 2015.

Fra grandi ritorni, quali Grigory Sokolov o Uto Ughi, e nomi nuovi, come Herbert Schuch o la Kansai Philharmonic, prima orchestra giapponese al Festival, il “fuoco barocco” raggiungerà temperature elevatissime con l’americano Cameron Carpenter, spettacolare virtuoso dell’organo che chiuderà il Festival l’11 giugno al Donizetti nel concerto realizzato in collaborazione con il Festival Organistico Internazionale “Città di Bergamo”.

Altro nome nuovo per il Festival è quello di Uri Caine, eclettico pianista americano che si muove con disinvoltura tra jazz, musica contemporanea e riscritture dei classici. Caine sarà il 4 giugno a Brescia con I Virtuosi Italiani.

Da segnalare il ritorno al Festival dopo vent’anni del violoncellista lituano David Geringas che, in duo col pianista britannico Ian Fountain, eseguirà la Sonata in mi minore op. 38 di Brahms e presenterà un progetto legato alle Variazioni Goldberg di Bach.

Musica da camera ad alto livello infine con il Quartetto Hagen e Luca Ranieri a Brescia il 13 maggio.

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1 COMMENT

  1. Festival dal titolo che parecchio incuriosisce e con diversi concerti di sicuro appeal. Ci sarà Harding, talentuosa bacchetta che ormai si esibisce prevalentemente alla testa della Filarmonica della Scala, che dirigerà in Brahms un altrettanto giovanissimo talento come la violinista Frang. Da non perdere il violoncellista Geringas che eseguirà la più nota delle sonate di Brahms, ma su tutti il quartetto Hagen, da più di trent’anni ai vertici mondiali, cui si aggiungerà il violista bresciano Ranieri: almeno un quintetto di Mozart, crediamo e speriamo. Un plauso sincero all’organizzazione di Pier Carlo Orizio, malagrado le enormi difficoltà economiche di questi tempi "deculturati".

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