O si esegue il quadruplicamento dei binari in uscita da Brescia in direzione Verona oppure lo shunt, il collegamento con Montichiari. In base al parere espresso lo scorso 23 gennaio da Regione Lombardia sembra questo l’indirizzo del Pirellone in merito al progetto dell’Alta Velocità ferroviaria in terra bresciana. Se ne è discusso anche all’interno della Commissione Trasporti della Camera dei deputati, dove per la prima volta sembra essere in forse, per motivi economici, il tracciato verso il D’Annunzio.
Ad una precisa domanda posta dalla Commissione romana a Reti Ferroviarie Italiane, responsabile del progetto, la società in merito allo snodo bresciano ha risposto (la notizia è riportata su Bresciaoggi): «riveste un carattere di estrema importanza e la prescrizione progettuale della Regione Lombardia introduce la necessità di un chiaro confronto con le istituzioni nazionali e locali circa il mantenimento della variante Av/Ac di Brescia», dove per variante si intende appunto lo shunt verso Montichiari.
A rendere noti tutti gli sviluppi nel progetto è stato l’assessore alla Mobilità in Loggia Federico Manzoni, ottimista sulla concreta possibilità di poter migliorare il progetto prima dell’approvazione, tutt’altro che imminente, da parte del Cipe.
(Red.)
anche perché quando sara’ pronta se sara’ pronta sara’ gia’ obsoleta! se l’italia va avanti cosi’ andremo con i muli altro che con l’alta velocita’