Ivo Iaconi il primo responsabile dell’avvio di campionato incosistente, Javorcic bravo, ma limitato dal fatto di non possedere il patentito per la Serie B, e dunque non adatto. Calori ottimo allenatore, almeno stando a quanto fatto l’ultima volta sulla panchina del Brescia, ma incapace di uscire dalla situazione di difficoltà in cui è piombata la squadra. Colpa della situazione societaria? Non dovrebbe esserlo, visto che ora è tutto in regola, e il futuro non fa paura. Colpa della spada di damocle della penalizzazione? E’ già arrivata, pesante, ma si sapeva. I mali del Brescia sono difficili da individuare, o meglio da risolvere.
La società dopo l’ennesima brutta sconfitta, quella di sabato contro il Crotone, pare non essere intenzionata a cambiare nuovamente l’allenatore. Dopo la partita, sabato Sagramola con Ghirardi e Castagnini ha parlato a lungo a Calori, cercando di capire come fare per dare una svolta. L’ennesima prova sarà quella del posticipo di domenica sera, quando alle 20:30 (la Serie A è ferma per gli impegni delle nazionali) le Rondinelle affronteranno il Trapani: i giocatori sono i primi ad essere chiamati alla prova d’orgoglio, quantomeno per continuare a sperare.
(Red.)
Non è colpa di Calori. la colpa è di chi ha costruito questa squadra di giocatori a fine carriera e giovani non adatti al campionato di serie B. Se poi a gennaio, per rinforzare la squadra, la nuova dirigenza va a prendere le riserve delle riserve di Modena e Pescara, la retrocessione è certa.