Rally 1000 Miglia, dopo tre prove speciali, Rossetti e Maurigi conducono su Chentre e Gualtieri

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E’ terminata l’attesa degli appassionati del Rally 1000 Miglia. Alle 7.15, i 94 equipaggi hanno lasciato il Rally 1000 Miglia Village di Brescia, spostandosi sui colli e valli della provincia bresciana.

9’51”9 è il crono di riferimento sulla prima prova speciale: “Irma”. Lo realizza il friulano Luca Rossetti, in coppia con Ivan Maurigi, che fa valere da subito l’innata sensibilità di guida e lo dimostra anche al volante della Ford Fiesta WRC mai guidata in precedenza. “La Focus WRC avrà un gran motore e tanta elettronica ad aiutarti, ma la Fiesta ha una maneggevolezza che permette una percorrenza di curva ad altissima velocità” affermava alla vigilia della gara il pordenonese già campione italiano ed europeo. Tutto confermato sui 14,19 chilometri della prima e nervosa prova di Irma, dove Rossetti è il più veloce, staccando di otto decimi il veneto Marco Signor e Patrick Bernardi. Inizia bene il giovane Signor, secondo della classifica generale con la Ford Focus WRC, controllando agevolmente la prestazione di “Ale” Bosca, terzo a 1”3 assieme a Roberto Aresca a bordo della Ford Fiesta.

In scia al cuneese Bosca, è l’aostano Elwis Chentre, quarto a 4”5 dal leader al volante della Ford Focus WRC, quinto è il comasco Paolo Porro con la Ford Focus WRC e 7” di ritardo dai primi.

Inizia con il sesto tempo assoluto il “1000 Miglia” di Corrado Fontana, alla prima uscita della Hyundai I20 WRC e prima vettura non Ford. Luca Hoebling ottavo assoluto, primo della categoria Super 2000 con la Skoda Fabia. Nono è il bresciano Gianluigi Niboli, su Peugeot 208 T16 R5.

Come da copione è l’emiliano Roberto Vescovi a dar la sveglia nella R3, navigato dalla Guzzi sulla Renault Clio, è decimo assoluto. Il veneto Antonio forato conduce la super 1600, Renault Clio. Ermanno “Ciccio” Dionisio si distingue tra i concorrenti di Gruppo N, con la Subaru Impreza diesel.

Si esalta sulle strade di casa Novaglio, il campione italiano montagna di Racing Start realizza il 25esimo tempo assoluto con la Mini Cooper S, mentre il cuneese Paolo Amorisco conduce largamente la classe N2 e la Suzuki Rally Cup, su Michele Modugno e Marco Cappello, terzo con la Swift Sport in versione R1B, quarto è Corrado Peloso.

Percorre pochi chilometri l’atteso Alex Caffi. Il bresciano è stato inaspettatamente fermato dalla rottura dal sistema di sovralimentazione della Ford Focus WRC con la quale avrebbe potuto puntare a posizioni di vertice della classifica assoluta.

I 21,80 chilometri del primo passaggio sulla prova di Pertiche, mettono le ali a Chentre. L’aostano non prende il volo ma, realizzando il miglior tempo in 15’28”9, salta tre posizioni e dalla quarta si porta in seconda piazza assoluta, con 2”8 di ritardo da Rossetti.

I secondo in prova il friulano, accusando 1”7 di ritardo sul tratto cronometrato, e prosegue al comando della classifica assoluta. Il leader è seguito da Chentre e da Signor, sfilato in terza posizione a 5”2 da Rossetti, e come lui perde una posizione Bosca, quarto, mentre quinto è Porro e sesto Fontana, che “paga” circa un secondo al chilometro in ogni prova.

Duello serrato tra i piloti della Super 2000, un solo decimo di secondo è la differenza tra le prestazioni di Hoebling con la Skoda Fabia, ottavo assoluto, ed il bresciano ex rider della Superstock Andrea Liberini che al volante della Peugeot 207 è nono assoluto. Vescovi domina la R3, con la Renault Clio, Forato prosegue davanti a tutti nella Super 1600 con la Renault Clio.

Le partenze della prova speciale numero 2, Pertiche, sono state sospese, e viene effettuata in regime di trasferimento dal concorrente numero 51 a seguire, per consentire agli organizzatori di controllare il motivo dell’accensione del segnale del Tracking di un concorrente, risultato un contatto elettronico avviato in modo del tutto accidentale.

A Moerna, Rossetti rimette le cose a posto: percorre i 14 chilometri impiegando 8’54”4, Bosca che è secondo ci mette 4”1 in più, Chentre paga un ritardo di 5”3 e dopo tre piesse, 50 chilometri cronometrati, rossetti allunga al comando, portando il suo vantaggio a 8”1 su Chentre e 14” su Signor. Il veneto non ha ancora trovato il ritmo costante mentre gli si fa sotto il giovane piemontese Bosca, quarto ad 1”1. Fontana prova aumentare il passo di gara, ma non è ancora sicuro e stacca il quinto tempo con la Hyundai i20. Porro conclude la prova accusando forte ritardo e scivola nelle retrovie della classifica assoluta.

Sesto assoluto, primo dei piloti bresciani, è il pilota di Salò Cristiano Manzini in coppia con Michele Lucchi sulla Ford Fiesta a precedere l’altro equipaggio bresciano Niboli e Fappani, settimi con la Peugeot 208 T16 primo di R5, ma sempre attaccato da Liberini e Guerra, ottavi con la Peugeot 207 a bordo della quale conducono la Super 2000.

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