Moniga, nonno investe il nipotino di due anni: inutili i soccorsi

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Pochi istanti che cambieranno per sempre la vita di un’intera famiglia. E’ accaduto tutto nel volgere di qualche attimo, la discesa dall’auto, un secondo di disattenzione, o fatalità per chi preferisce, e la vita di un bambino di poco più di due anni è finita, assieme alla spensieratezza della sua famiglia. Nonostante i ripetuti e disperati tentativi di rianimazione il piccolo Federico Laudini è morto dopo due ore dall’incidente provocato dal nonno, Gianluigi Loda.

Come spesso accadeva, nonno, nonna e i tre nipotini, tra loro fratelli, residenti a Moniga del Garda, ieri pomeriggio sono andati a passeggio tutti assieme. Al momento del ritorno a casa dei nonni, in via Marzabotto a Desenzano, Gianluigi Loda alla guida del suv Bmw X5 ha fatto scendere la moglie e i tre nipoti dopodiché si è apprestato a parcheggiare. Per un istante il piccolo Federico Laudini è stato perso di vista, forse ha perso la mano della nonna, fatto sta che si è avvicinato alla ruota anteriore dell’auto in manovra e ne è rimasto schiacciato. Dopo il primissimo soccorso prestato, quello di uno zio del bambino, medico di professione, tocca ai sanitari delle tre ambulanza del 118 giunte sul posto, infine ai medici dell’eliambulanza e quelli del pronto soccorso dell’ospedale di Desenzano dove è stato trasportato Federico. Alle ore 19 è abbandonata ogni speranza, e il cuore del piccolo si ferma definitivamente. 

Distrutto il nonno, Gianluigi, così come il padre di Federico, designer d’interni e appassionato di sport tanto da essere presidente della Vighenzi (che ieri sera avrebbe dovuto disputare una partita, contro il Castellucchio, ma i giocatori non se la sono sentita), e la madre, di professione psicologa.
(red.) 

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1 COMMENT

  1. Nonni e genitori troveranno dentro di loro la forza di reagire a questa terribile disgrazia per aiutare i fratellini di Federico a crescere sereni nonostante la terribile perdita.
    Nessuno ha colpa in una disgrazia così e chi ha più figli sa bene che non è umanamente possibile vigilare ogni istante su tutto.

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