La moto è un mezzo più veloce ed economico dellauto. Ma – nonostante la crisi economica generale – le vendite di veicoli a due ruote rimangono ben lontane da quelle delle auto. Perché? Secondo lindagine commissionata da MotoParking (www.motoparking.org) a RealPost (www.realpost.it: testata giornalistica specializzata nella realizzazione e nella pubblicazione di sondaggi), la ragione principale va ricercata nella pericolosità del mezzo e delle strade. Ma quasi la metà dei bresciani (48 per cento) dice di preferire le quattro ruote alle due per altri motivi: come la scomodità delle motociclette (sia per motivi metereologici, sia per il trasporto di vestiario, strumenti e altri oggetti) e il rischio di furti quando sono parcheggiate.
Il sondaggio è il frutto di 1.500 interviste telefoniche su un campione ragionato che privilegia il mondo professionale e produttivo, in particolare artigiani, imprenditori e commercianti.
Nel dettaglio, il 52 per cento degli intervistati dagli incaricati di RealPost indica come problemi principali la pericolosità dello strumento (40 per cento) e delle strade (12 per cento). Sullaltro fronte il 35 per cento addita la scomodità del mezzo e il 13 per cento il rischio di furti come principali ostacoli allacquisto e allutilizzo di una moto: in totale sono il 48 per cento, contro una media nazionale del 41 per cento.
Tra le categorie lavorative sondate dal sito dinformazione, i professionisti riducono ai minimi termini le preoccupazioni per la questione comodità/furti (44 per cento) e pongono piuttosto laccento in maniera pensante sulla sicurezza (56 per cento). Mentre i più preoccupati della questione comodità/furti sono gli imprenditori, con il 51,5 per cento del totale.
Per quanto riguarda invece il raffronto con le province italiane è da segnalare sempre stando ai dati del sondaggio commissionato a RealPost che i più attenti alla questione sicurezza del mezzo e delle strade sono i torinesi (65 per cento) e i milanesi (64 per cento), seguiti a ruota da romani e catanesi (58 e 57 per cento). Mentre gli abitanti della provincia di Brescia (48 per cento) sono in assoluto i più preoccupati dal rischio che il mezzo venga rubato o dalla scomodità di trasportare casco, abbigliamento e oggetti (segue Bologna con il 44 per cento).
E anche per rispondere a queste esigenze che è nato MotoParking, che – nellambito di una approfondita indagine – ha commissionato il sondaggio a RealPost proprio per conoscere meglio le attitudini dei propri utilizzatori. Motoparking (www.motoparking.org) è una postazione-parcheggio dotata di armadio in acciaio inox e catena che permette al motociclista una sosta in assoluta tranquillità e comfort. Oltre a mettere in sicurezza il mezzo con la catena antitaglio in dotazione, Mp consente di riporre all’interno il caschetto, la trousse per gli accessori e, nel caso delle bici, anche il sellino, spesso oggetto di furti. Tutto questo sia in inverno che d’estate, visto che Motoparking ha un rivestimento impermeabile e un sistema di circolazione d’aria interna che mantiene una temperatura stabile per casco, protezioni, abbigliamento tecnico e borse.
Motoparking – ideato, progettato e realizzato al cento per cento in Italia, tra gli stabilimenti di Brescia e Torino – è già una realtà consolidata in Europa: dal Porto antico di Genova al Centro area 12 presso lo Juventus Stadium di Torino in Italia, sono oltre 200 postazioni installate tra Francia, Svizzera, Regno Unito, Polonia e Spagna, dove i Mp si stanno diffondendo a macchia dolio (di recente anche il celebre Mercado de la Cebada di Madrid si è aggiunto allelenco delle aree coperte dal servizio).
Aggiungerei anche i costi di gestione che a volte equivalogo a quelli di acquisto,se uno si compera una moto usata da 2000e e magari e giovane tra assicurazione e bollo spende quasi quanto un automobile per usarla si e no tre mesi all’anno! e con lo stato pietoso delle strade e la gente che c’e in giro che non veede nemmeno un tir quando gli viene addosso c’e da avere il terrore di andare per strada!