Rifiuti tossici all’ex Selca, via all’ordinanza di bonifica

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Dopo la nascita del Comitato  che raccoglierà le firme in tutta la Valle per chiedere la bonifica dei rifiuti tossici presenti nell’ex Selca, il Presidente della Provincia, Pier Luigi Mottinelli fa il punto della situazione sulle attività promosse dalla Provincia.

 

“La Provincia di Brescia – sottolinea il Presidente Mottinelli – si era costituta subito parte civile nel processo penale  per traffico illecito di rifiuti pericolosi. A seguito di recenti accertamenti da parte di ARPA Distretto Vallecamonica sono stati riscontrati dei superi nelle acque di falda per i parametri sodio, fluoruri e cianuri. La Provincia, in qualità di Ente competente ad individuare il soggetto responsabile della contaminazione, ha avviato il procedimento e sta svolgendo l’istruttoria per l’emissione dell’ordinanza di bonifica. Gli Amministratori della zona e la Provincia stanno lavorando da tempo per risolvere questo importante problema che riguarda la Valcamonica. E’ nostra intenzione tutelare e salvaguardare la salute dell’ambiente e dei nostri cittadini. Attraverso la magistratura e le risorse necessarie alla bonifica, sono certo troveremo presto una soluzione”.

Con un Decreto della Direzione Generale Autorizzazioni e Certificazioni della Regione Lombardia è stata rilasciata, alla ditta SELCA S.p.A. l’Autorizzazione Integrata Ambientale per la messa in riserva ed il trattamento di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi attraverso operazioni meccaniche di selezione, macinazione, frantumazione, vagliatura ed essicazione. Successivamente è stato avviato il procedimento di riesame dell’Autorizzazione Integrata Ambientale al fine di uniformarne il contenuto alle prescrizioni disposte per le diverse tipologie di impianto.

“Viste le criticità emerse in sede istruttoria del procedimento di riesame, con particolare riferimento all’assenza di dotazioni impiantistiche idonee all’eliminazione dei contaminanti presenti nei rifiuti pericolosi – spiega il Presidente Mottinelli – è stata modificata l’autorizzazione vigente, eliminando dall’elenco dei rifiuti conferibili e trattabili in impianto i seguenti diversi rifiuti pericolosi identificati dai codici CER: catalizzatori esauriti contaminati, rivestimenti e materiale refrattari a base di carbone e altri rifiuti contenenti sostanze pericolose”. Alla data odierna la ditta SELCA S.p.A. risulta in stato di fallimento ed è stata cancellata in data 17/06/2010 dal registro delle imprese sezione di Brescia (C.C.I.A.A.), in quanto trasferitasi in altra provincia. “La Provincia di Brescia – continua il Presidente Mottinelli – ha invitato il curatore fallimentare della ditta a presentare il piano di ripristino all’autorità competente ARPA, dopo aver constatato che i rifiuti caratterizzati erano tutti pericolosi, con presenza di salice cristallina e con la predisposizione alla formazione di percolato ad elevato impatto ambientale”.

Il Curatore Fallimentare ha ritenuto più opportuno, per motivazioni di ordine tecnico e giuridico, non predisporre il piano di messa in sicurezza dei rifiuti giacenti avvalendosi delle opportunità offerte dalle conclusioni della conferenza di servizio indetta dal Comune di Berzo Demo che prevedevano la messa in sicurezza del sito in via sostitutiva da parte del Comune di Berzo Demo,  l’escussione della garanzia finanziaria da parte della Regione Lombardia, il cui importo non era sufficiente a coprire tutte le spese per la messa in sicurezza del sito ed il ripristino dello stato dei luoghi con avvio a smaltimento e/o recupero dei rifiuti in giacenza.  Il Comune di Berzo Demo, lo scorso marzo,  ha emesso nei confronti del Curatore Fallimentare ordinanze contingibili  ed urgenti in materia di Igiene Pubblica per interventi di messa in sicurezza del sito ex “Selca” e ha ottenuto, alla fine del 2014, da Regione Lombardia, lo stanziamento di 242.000 euro al fine di effettuare la progettazione e l’esecuzione degli interventi di prima messa in sicurezza dei cumuli dei rifiuti.

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