Una prova segnata da imprecisione sotto porta, pregiudica l’avvio dell’An Brescia nella finale scudetto 2014/2015: a Sori, finisce 8 a 4 (1-0, 3-2, 2-0, 2-2, i parziali) a favore della Pro Recco. Per tutto l’incontro, la squadra di Sandro Bovo ci mette grinta, spirito indomito e tanta buona volontà, lottando su ogni pallone in difesa, facendo un gran lavoro con i centroboa, ma, questa sera, l’attacco è rimasto con le polveri bagnate, in parità numerica e, soprattutto, con l’uomo in più (4 su 14 il dato numerico relativo alla fondamentale situazione di gioco). Davanti a un Recco molto concreto, la limitata incisività del reparto offensivo ha finito per pesare in modo determinante; in ogni caso, la sfida è solo all’inizio e la combattività, il carattere dimostrati, devono essere le basi su cui costruire il pronto riscatto. Mercoledì sarà tempo di gara 2 e tutte le attenzioni sono già proiettate sul match di Mompiano.
«Premettendo che l’arbitraggio è stato ottimo – dichiara il tecnico Bovo -, senz’altro, potevamo, e possiamo, fare meglio, pensando soprattutto alle superiorità numeriche. Dobbiamo essere più cattivi, più convinti, davanti alla porta. Comunque, il confronto rimane aperto, possiamo giocarcela, complessivamente abbiamo espresso un buon gioco, coi centri ci siamo mossi bene e, a parte nell’occasione del rigore, la difesa ha fatto il suo. Insomma, ci siamo, e, per mercoledì, contiamo di recuperare tutto il nostro potenziale».