Parco del laghetto a Desenzano, sabato inaugura il frutteto della vita

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Educare all’amore per la natura e alla coltivazione è più che educare a una corretta alimentazione. Coltivare un albero è un’esperienza che fa entrare in sintonia con la natura, capire le stagioni e la biodiversità del proprio territorio. È un primo passo per crescere uomini e donne consapevoli di ciò che è nutrimento importante per la nostra vita, non limitandosi a essere semplici consumatori.

Con questa premessa nasce il progetto desenzanese “Frutteto della vita”: un’opportunità per i bambini che quest’anno lasceranno l’asilo nido per entrare a settembre nella scuola dell’infanzia. Lo spazio verde necessario al progetto, che è coordinato dalla cooperativa sociali “Elefanti volanti”, è stato individuato dall’amministrazione comunale nella zona all’interno del Parco del laghetto, vicino agli orti sociali, in via Giotto. Qui, i bambini e i loro genitori potranno piantare un albero da frutto.

L’inaugurazione del “Frutteto della vita” con i bambini del nido “Pollicino” sarà sabato 6 giugno alle ore 10 presso il Parco del laghetto. Simbolicamente, i piccoli alunni coinvolti nella cerimonia pianteranno tre alberi di fico. Ma le piante previste sono in tutto 21: accanto ai tre fichi,  fioriranno tre ciliegi, tre mandorli, tre susine, tre albicocchi, tre cachi e tre giuggioli. Sempre sabato mattina verranno affidati anche i nuovi orti sociali ai cittadini beneficiari.

«Quello del “Frutteto della vita” è un progetto interessante perché coinvolge i bambini più piccoli – commenta l’assessore all’Ambiente e all’Ecologia Maurizio Maffi – e dà loro la possibilità di vedere cosa può fare la natura, anche grazie al loro aiuto. Saranno loro a prendersi cura degli alberi e, nel corso degli anni, proseguendo con questa iniziativa, i bimbi cresceranno raccogliendone i frutti e sentendosi “coautori” del “Frutteto della Vita”. Ci piace ricordare che i destinatari finali di questi frutti sono proprio le famiglie».

Daniela Marchese, coordinatrice della cooperativa che gestisce l’asilo “Pollicino”, alla domanda “perché piantare alberi da frutto al nido”, risponde: «Questo gesto, nella sua semplicità esprime grande speranza per i nostri bambini. Significa mettere radici, saper aspettare, vivere nel ritmo della natura e contribuire al futuro della terra. Perché senza alberi non ci sarebbe vita! E come diceva Martin Luther King, “se sapessi che domani finisce il mondo, oggi stesso io pianterei il mio alberello di mele…».

L’idea dell’amministrazione, conclude l’assessore Maffi, «è di creare in questa parte del parco uno spazio di colture e d’aggregazione sociale. Accanto al frutteto, sabato 6 giugno saranno “consegnati” anche i nuovi orti sociali. E in futuro, vicino a questi e al frutteto, si aggiungeranno altre coltivazioni di cereali che saranno seguite dai ragazzi delle scuole, per portare “sul campo” l’educazione a una sana alimentazione e alla tutela dell’ambiente».

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