Mauro Renica, il trentenne bresciano arrestato lo scorso 11 giugno nell’ambito delle indagini sulle devastazioni avvenute nel corso del corteo antifascista del 24 gennaio a Cremona, non potrà scontare la pena ai domiciliari e dovrà restare in carcere a Canton Mombello. E’ quanto ha deciso il gip del Tribunale di Cremona, Letizia Platè, dopo che l’avvocato di Renica aveva chiesto gli arresti domiciliari per il suo assistito.
Renica è accusato di aver lanciato un fumogeno contro i poliziotti dando così il segnale di attacco ai manifestanti. Durante l’interrogatorio di garanzia il trentenne si era avvalso della facoltà di non rispondere.