Da un lato c’è un annoso problema con un residente, che si definisce "ammaestratore" di gatti e ne sfama alcune decine nella sua abitazione, creando non poco disagio a residenti e passanti, dall’altro un macabro caso di ritrovamento di diversi felini sgozzati o addirittura decapitati e poi abbandonati davanti ad alcuni negozi. Nel quartiere Abba le vicende legate ai gatti stanno creando non pochi problemi.
Le prime tre carcasse di felini sono state trovate domenica mattina, ieri la quarta: i due episodi hanno portato a una rapida mobilitazione da parte dei volontari di alcune associazioni che operano nei rifugi cittadini. Il sospetto, che per ora è solo tale, è che dietro ai macabri ritrovamenti ci possa essere la persona, descritta come psicolabile, che da tempo custodisce nella sua residenza di via Settima decine di felini, sfamandone molti altri. A parte l’odore che proviene dall’abitazione, e la sporcizia che si accumula lungo il marciapiede, che questa persona utilizza per sfamare i randagi, i volontari dei rifugi sono preoccupati per la sorte dei gatti che vengono alimentati con cibi non adatti. Ieri pomeriggio il "blitz" nell’abitazione ha portato alla liberazione dei gatti, distribuiti nei rifugi cittadini. La vicenda è raccontata stamane sulle colonne di Bresciaoggi.
(red.)
FATEVI CURARE
i gattari non mi piacciono, ma queste cose sono allucinanti