L’affitto di case private per le vacanze è ormai pratica diffusa, anche grazie a app e siti dedicati che ne hanno fatto unj vero e proprio business. Sul piede di guerra, perché tolgono grande pubblico, gli albergatori lombradi e in particolare quelli legati al turismo della provincia di Brescia che hanno denuncia il fatto, parlando di concorrenza sleale. "Condivido interamente le preoccupazioni degli albergatori ed è proprio per questo che la riforma della legge regionale sul turismo, che sarà approvata a settembre dal Consiglio regionale, introduce per la prima volta in Italia obblighi, controlli e sanzioni per coloro che affittano case e appartamenti per vacanze", commenta Mauro Parolini, assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione Lombardia, alla denuncia di alcuni albergatori sulla ‘concorrenza sleale’ che metterebbero in atto coloro che affittano case private nelle aree turistiche.
In particolare, ha annunciato l’Assessore, è stato previsto l’obbligo di comunicare l’inizio delle attività ai Comuni, quello di denunciare i flussi turistici e la presenza degli ospiti in base alle indicazioni dell’Autorità di Pubblica Sicurezza e il rispetto delle norme e degli adempimenti fiscali, compresa, dove è prevista, l’imposta di soggiorno comunale.
"C’e’ un forte rischio di concorrenza sleale – ha aggiunto Parolini -. Anche grazie allo sviluppo che ha avuto attraverso il web e ad alcuni siti specializzati, quello dell’espansione degli affitti privati in ambito turistico è un fenomeno nuovo, inarrestabile e cresciuto in un quadro legislativo insufficiente. Ora Regione Lombardia stabilisce regole semplici, chiare e uguali per tutti".