Gestore unico idrico, Comune e Provincia a colloquio con la Regione

5

Si è svolto in Regione Lombardia un incontro, su richiesta della Provincia di Brescia, tra il Presidente Pier Luigi Mottinelli, con una delegazione del Comune e il Sindaco Emilio Del Bono,  e il Governatore Roberto Maroni, su diversi temi attuali e importanti per le Amministrazioni Locali bresciane, a partire dall’adempimento sul Gestore Unico.

Un nuovo appuntamento dunque, dopo quello della settimana scorsa con l’Assessore all’Ambiente Claudia Terzi, in merito alla gestione del Servizio Idrico Integrato nel bresciano, tema sul quale il prossimo 19 Ottobre il Consiglio Provinciale, convocato lo scorso 23 settembre, entro la scadenza del 30 settembre, dovrà assumere la propria delibera d’indirizzo, previo il parere della Conferenza dei Sindaci, che si ipotizza nei primi dieci giorni di ottobre.

Di fronte alle perplessità manifestate dal Comune di Brescia sulla soluzione ipotizzata dalla Provincia, sulla quale l’Assessorato regionale si era già pronunciato favorevolmente, Mottinelli ha voluto chiedere, accompagnato dal Sindaco di Brescia, dal Consigliere Michele Gussago e dal Presidente ACB Gabriele Zanni, chiarimenti direttamente al Presidente della Regione.

Partendo dall’approfondimento tecnico del Settore Ambiente,  che  ha evidenziato come l’aggregazione di società quotate (come A2A) e pubbliche, in assenza di gara, appaia elusiva delle norme di legge che disciplinano la concorrenza nell’affidamento dei servizi pubblici locali, il Presidente Maroni ha accolto la richiesta di un ulteriore approfondimento, teso a rafforzare un posizione unitaria del territorio bresciano, evitando nel contempo possibilità di ricorsi.

La legge 164/2014 (conversione del D.L. 133/2014 Sblocca Italia) è chiara in merito al Servizio Idrico Integrato, come noto costituito dall’insieme dei servizi di acquedotto, fognatura e depurazione.

Un intero articolo (art.7) riguarda infatti le risorse idriche, nell’ottica di perfezionare l’attuazione delle riforma promossa dalla Legge Galli (L.36/1994), ridefinendo pertanto le funzioni degli enti coinvolti e individuando termini perentori per l’affidamento del Servizio Idrico Integrato a un unico soggetto gestore.

“La Provincia di Brescia – ha dichiarato il Presidente Mottinelli –  ha ottemperato in questo senso convocando il Consiglio il prossimo 19 ottobre; prima infatti si svolgerà la Conferenza dei Sindaci. La richiesta fatta alla Regione è di un’assistenza giuridica per arrivare alla formulazione più corretta e rappresentativa, in grado di muovere quelle risorse finanziarie, che possano dare le risposte che i bresciani attendono”.

E’ stato poi affrontato il tema del trasporto pubblico locale: il territorio lombardo, secondo la legge regionale n° 6 del 2012, è stato suddiviso in cinque bacini per l’esercizio in forma associata delle funzioni in tema di trasporto pubblico locale. Per ciascun bacino è stata prevista l’istituzione di un’apposita Agenzia, costituita obbligatoriamente dai Comuni capoluogo e dalle Province ed eventualmente dalla Regione e dai comuni non capoluogo.

Nel caso bresciano, il bacino individuato corrisponde al territorio provinciale e l’Agenzia del trasporto pubblico locale risulta costituita da Comune di Brescia (45%), Provincia di Brescia (45%) e Regione Lombardia (10%). L’Agenzia di Brescia è stata la prima a costituirsi e si è discusso sugli adempimenti e le funzioni che la legge regionale n°6 del 2012 prevede.

“La metropolitana leggera di Brescia – ha continuato il Presidente Mottinelli – è una novità importante da cui non si può prescindere in tema di Trasporto Pubblico Locale e deve essere contemplata e  valorizzata ; per questo abbiamo chiesto alla Regione un riconoscimento economico, come altre infrastrutture su ferro delle province lombarde ”.

A livello di infrastrutture, anche il futuro dell’aeroporto di Montichiari è stato oggetto di riflessione e in questo contesto e il Presidente Maroni, riconoscendo la sua importanza strategica per tutto il nord Italia, ha espresso la volontà di contattare il Governatore del Veneto per un confronto con gli enti locali in merito al suo sviluppo.

Una riflessione condivisa con Maroni è stata  ancora   l’alleanza industriale tra Linea Group Holding, la multiutility del sud Lombardia, che accorpa le ex municipalizzate della Franciacorta,  Cremona, Rovato, Crema, Pavia e Lodi e A2A : una grande opportunità per il territorio bresciano e lombardo in generale.

“Il contesto degli argomenti è ruotato attorno all’autonomia della Lombardia: i Presidenti delle Province, i Sindaci dei Comuni capoluogo e il Presidente Maroni hanno deciso di  chiedere in modo unitario al Governo, al Presidente del Consiglio Matteo Renzi e al Sottosegretario Gian Claudio Bressa, che la Regione  abbia l’autonomia che le compete a livello fiscale e amministrativo. Su questo obiettivo – ha concluso il Presidente Mottinelli – c’è uno sforzo univoco di Regione Lombardia, delle Province e ai Comuni lombardi di avere un ritorno economico, in grado di stabilizzare i bilanci”.

La newsletter di BsNews prevede l'invio di notizie su Brescia e provincia, sulle attività del sito e sui partner. Manteniamo i tuoi dati privati e li condividiamo solo con terze parti necessarie per l'erogazione dei servizi. Per maggiori informazioni, consulta la nostra Privacy Policy, che trovi in fondo alla home page.

5 Commenti

  1. Vai a vedere di quanto sono aumentate le bollette dell’acqua in questi ultimi 2 anni: 6,5% nel 2014 e 6,5% nel 2015, sia la componente fissa che quella variabile. Altro che inflazione. Che belli i tempi in cui ci si arrangiava con il proprio pozzo e non c’era questo inquinamento. Quanto si risparmiava…. Adesso, privato o pubblico, paghi un sacco e basta. E paghi per forza. Questo è il benessere che poi ti rinfacciano quando ti lamenti dell’inquinamento. Ci hanno fregato tutti con queste municipalizzate monopoliste di tutti….

  2. Nel giugno 2011 si era votato per affidare l'acqua a soli soggetti pubblici eppure tutto ciò nel bresciano come in quasi tutta Italia,non ha avuto ancora riscontro!Io mi auguro che con il bisogno di creare un gestore unico vengano abbandonati i vecchi gestori con partecipazione privata.Certo che questo non cambierà i costi delle bollette ma almeno verrà rispettata la volontà degli italiani che hanno votato.

  3. Invece non sarebbe più corretto che le tariffe fossero alla portata di tutti? Mi sembra che l’utenza ci sia e sia obbligata. Un monopolio dell’offerta senza il controllo pubblico è soltanto una situazione di privilegio.

  4. E’ inutile fare un altro referendum sull’acqua pubblica o privata ,spendendo soldi dei cittadini quando e’ stato fatto un referendum dove si evingeva la vittoria per l’acqua pubblica e non privata e allora che cosa valgono i voti dei cittadini che allora avevano scelto il pubblico ai capito caro Sindaco del Bono

Lascia una risposta (la prima volta la redazione deve accettarla)

Per favore lascia il tuo commento
Per favore inserisci qui il tuo nome