Accesso al credito, la Camera di Commercio stanzia nuove risorse

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Anche se alcuni segnali positivi sembrano indicare un’inversione di tendenza, l’accesso al credito continua a rappresentare un problema per molte PMI, soprattutto dei settori del commercio e dell’artigianato. Dati recentemente pubblicati sul tema del credito alle PMI attestano, infatti, che oltre il 70% degli intervistati ritiene che le misure adottate dalla Banca Centrale Europea non porteranno ad agevolare, almeno nell’immediato, la possibilità di ottenere finanziamenti bancari.

Per questo motivo, la Camera di Commercio, che nel corso di questi ultimi anni ha dedicato buona parte dei suoi interventi promozionali proprio a sostegno dell’accesso al credito a favore delle PMI,  ha deciso di stanziare, a tal scopo, ulteriori 600.000 euro.

In dettaglio, l’Ente camerale ha portato ad 800.000 euro il fondo – inizialmente previsto per il 2015 a 200.000 euro – destinato ai contributi agli organismi di garanzia fidi per l’incremento del fondo rischi o dei fondi di garanzia. I consorzi e le cooperative di garanzia collettiva dei fidi (più noti come “Confidi”) nascono, infatti, per facilitare l’accesso al credito delle imprese di piccole dimensioni, tramite la costituzione di appositi fondi, destinati a offrire garanzie, alle aziende aderenti, agevolando quindi la concessione di crediti alle imprese da parte delle banche.

“L’aumento del fondo – commenta Giuseppe Ambrosi, Presidente della Camera di Commercio – è stato possibile, pur in un quadro di obiettiva difficoltà – dovuto alla diminuzione degli introiti derivanti dalla riduzione del diritto camerale disposta dal Governo – attraverso  un’operazione di assestamento del bilancio camerale, che ha reso disponibili nuove risorse”. I Confidi operanti nella Provincia di Brescia potranno pertanto formulare domanda, dal 19 gennaio 2016 al 28 gennaio 2016, per ottenere i contributi ad incremento dei loro fondi rischi e di garanzia, con le modalità che verranno stabilite in un bando di prossima emanazione.

“Si tratta di una forma di sostegno indiretto alle PMI – aggiunge Ambrosi – che, pur non beneficiando direttamente di un contributo per l’abbattimento dei tassi d’interesse, nondimeno riescono ad ottenere il notevole beneficio di accedere a finanziamenti bancari a condizioni migliori ed agevolate”.

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