Fuori dalla Champions League con onore: a Mompiano, nel ritorno della terza fase di qualificazione al massimo torneo continentale, l’An Brescia sconfigge 12 a 8 (2-2, 6-2, 0-1, 4-3, i parziali) lo Jadran Carine Herceg Novi, ma non passa il turno per non essere riuscita a recuperare il meno 8 (14-6) subito in casa del team montenegrino. Ai ragazzi di Sandro Bovo, occorreva un’impresa decisamente fuori dall’ordinario, magari condita da una congiuntura astrale particolarmente favorevole, ma gli sforzi prodotti questa sera non hanno consentito di far quadrare il cerchio. Non c’è dubbio, comunque, che la prestazione di Presciutti e compagni sia stata di livello, con un allungo nella seconda frazione (ben cinque reti di fila senza incassarne neppure una) che non ha lasciato scampo a una squadra di qualità, arrivata a Brescia non per campare sulla rendita accumulata in gara 1, e messa all’angolo grazie a un perentorio 7 a 2, già poco dopo un quarto e mezzo di gioco. L’An è scesa in acqua con la volontà, e la convinzione, di far emergere il vero valore del gruppo, mettendo in chiaro che la debacle dell’andata è da considerare una giornata storta, e l’obiettivo è stato centrato in pieno; eliminato dalla Champions, ora, al sette bresciano si aprono le porte dell’Euro Cup (l’11 novembre, la sfida d’andata dei quarti di finale), e la performance odierna non può che offrire degli ottimi spunti per prepararsi a rimanere assoluti protagonisti sulla scena internazionale.
«Al contrario dell’andata – commenta il giovane centrovasca dell’An, Stefano Guerrato, che ha ben figurato nell’incontro -, siamo riusciti a fare quanto ci eravamo promessi: ne è uscita una vittoria netta, frutto di una più che buona prestazione. Io ho fatto la mia parte, li ho trovati pericolosi in attacco ma son riuscito a trovare le giuste contromisure. Sono soddisfatto, bene così e adesso si pensa all’Euro Cup».
Ooiettivo centrato in pieno!? Ma se è stata subito eliminata.