Sono scattate le perquisizioni e i controlli anche a Brescia dopo il blitz di questa mattina che ha visto l’arresto di quattro i cittadini kosovari accusati di far parte di una organizzazione terroristica che, via internet e attraverso i social, propagandava l’ideologia jihadista. Per uno di loro è scattata la sorveglianza speciale, richiesta dal Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Franco Roberti.
In diverse città italiane, in collaborazione con le autorità kosovare, è scattata l’operazione condotta dagli uomini della Direzione centrale della Polizia di prevenzione, l’Antiterrorismo italiano, e da quelli della Digos di Brescia.
I quattro arrestati, in base alle indagini, erano estremisti e avevano atteggiamenti tipici dei militanti dell’Isis: anche le foto che li ritraggono mostrano armi in pugno e volti coperti. Il leader viveva in Kosovo, mentre gli altri tre sono stati arrestati in Italia.
Le indagini hanno preso il via da Facebook e dal gruppo «Me ose, pa tu, Hilafeti eshte rikthy» al quale Imishiti Samet, il leader, aveva aderito e sul quale scriveva messaggi del tipo «Parigi a lutto, la torre senza luci, 158 morti, questo è solo l’inizio».
La base italiana di Samet era in un appartamento a Chiari: stamattina proprio in quell’alloggio è stato trovato ed espulso il fratello dell’uomo, Imishiti Ismail. In provincia di Savona è stato poi trovato un cittadino di origine kosovaro, anche lui espulso, mentre per un macedone residente a Vivenza è scattata la misura della sorveglianza speciale.
siamo circondati
Bene bene a Brescia non ci manca proprio nulla , il sindaco aveva dichiarato che non voleva una città militarizzata , vorrei sentire un commento in proposito ….
grazie alle forze dell’ ordine . spero che ora qualche giudice non riveda il tutto , rilasciandoli come spesso accaduto !
del bono qualche giorno or sono parlava di città spensierata e in pace …, si, nei cartoni animati !
Anche là nei Balcani, crocevia di razze, religioni e sopratutto conflitti etnici storici, ci sono stati a maggioranza islamica, come appunto il Kosovo. Sono sunniti i kosovari, e quindi la logica del del califfato fa parte della loro storia. Da qui il passo è breve: di questi tempi, noi che tutti dovremmo accogliere e integrare a prescindere, ci troviamo in casa i germi dello jiahdismo di varia origine e varia natura.
Fatto bene
Avanti dunque con l’accoglienza…
Sono delle risorse, procurano lavoro a polizia, magistrati e becchini
Per quattro espulsi ce ne sono quattrocento che entrano ogni giorno via mare dal Sud e via terra dall’Est.
Bisogna blindare le frontiere!!