Allarme frane in Valcamonica, necessari fondi per 88 milioni di euro

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Non si placa l’allarme frane in Valcamonica. Dopo tre giorni di pioggia il terreno ha iniziato a cedere.  Grave la situazione a Corteno Golgi, vicino all’Aprica:  300 metri cubi di roccia hanno invaso la strada che porta alla frazione di Sant’Antonio. Altri casi ci sono stati a Braone dove sono caduti alcuni massi pesanti e due le abitazioni evacuate. Infine,  a Loritto, frazione di Malonno, un masso di un metro e mezzo di volume è caduto sulla strada comunale.

"Questi tre episodi non erano prevedibili – spiega al Corriere della Sera, Gian Battista Sangalli responsabile dell’ufficio che si occupa di dissesto idrogeologico nella comunità montana -. Questo però non ci induce a sottovalutare i rischi: gli ultimi studi, che hanno riguardato tutti gli 84 sotto-bacini del fiume Oglio, rivelano che per metterli in sicurezza servirebbero opere e interventi per 88 milioni di euro".  Negli ultimi dieci anni, per la regimazione dei torrenti e per la bonifica dei versanti, ne sono stati spesi venti.  

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