È stato presentato ieri in Broletto “L’itinerario psicologico degli incidenti stradali”, ideato dall’Associazione Fraternità della Strada. Uno strumento mirato a tracciare una diagnosi dei comportamenti degli automobilisti che li espongono maggiormente al pericolo di incidenti stradali. La ricerca ha fornito anche interessanti dati sulla mortalità nella provincia bresciana.
La buona notizia è che dal 2001 al 2010 il tasso di mortalità al volante è diminuito (-42% in Italia e -50% a Brescia). Più contenuto il ridimensionamento nel lustro 2010-2015, mentre il confronto tra 2015 e 2016 fa storcere il naso. Nel primo trimestre di quest’anno, infatti, sono stati 23 i decessi rispetto agli 11 di un anno fa.
Secondo lo studio il 96% degli incidenti è riconducibile al comportamento umano e a fattori psicologici quali emozioni, abitudini consolidate e stato psico-fisico. L’eccessiva confidenza è tra i fattori di maggior rischio.
Prevenzione, prevenzione, prevenzione! Soprattutto nelle scuole, ma anche in tv, con spot forti, che lascino il segno. Meglio restare impressionati guardando uno spot e pensarci ogni volta che si sale in auto piuttosto che segnare la propria vita e pensarci ogni giorno
Repressione, repressione, repressione. Ma è possibile essere così delinquenti da farmi i fari sotto le gallerie del Sebino e sorpassarmi in quadrupla riga continua con striscia rossa in mezzo ? Triplicare le multe e le sanzioni. Forse è l’unico modo per farla capire a certi DELINQUENTI.