Morti bianche, i dati restano preoccupanti. I voucher campanello d’allarme sul nero

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Si è celebrata ieri la Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro e mentre a livello nazionale diminuiscono del 3,92% gli infortuni denunciati (- 4,41% nel Bresciano), aumentano gli infortuni mortali. Nel 2015 sono state 25 le morti bianche, che nel 2014 si erano fermate a 21. Crescono anche le malattie professionali + 8,1% rispetto al +2,63% del dato nazionale.

Nel primo trimestre del 2016 per ogni giorno lavorativo sono stati denunciati a Brescia e provincia 51 infortuni sul lavoro, mentre sono 4 i decessi.

Nel frattempo emerge l’allarme rosso sul lavoro nero, con i voucher che fungerebbero da copertura per gli infortuni dei lavoratori non assicurati. Secondo l’Inail, infatti, sono triplicati gli infortuni dei lavoratori a voucher e raddoppiati quelli mortali. Spesso, inoltre, la data di attivazione coincide con quella dell’infortunio.

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1 COMMENT

  1. A sentir parlare la gente comune sembrano tutti santi, contro la casta e i politici furbetti. Poi scopri che l’imprenditore fa lavorare in nero, che il vicino di casa non ha mai pagato il canone, che il negozio non fa mai gli scontrini, che il fisioterapista non fa mai le fatture e che il pensionato continua a lavorare con buona pace dei giovani disoccupati. Questa è l’italia, ognuno cura il suo orticello

  2. Eccoli i nostri preziosi (im)prenditori. Lo Stato fornisce strumenti per venire incontro alle loro necessità (in questo caso di “flessibilità”)? Loro subito ne abusano, come hanno sempre fatto. Ma tanto che importa? il popolino si lascia abbindolare e si butta nella guerra tra poveri al grido di dàgli all’immigrato, quindi: ben ci sta!

  3. Chissà come mai nessuno dice niente riguardo ai lavori e norme di sicurezza che non vengono MAI rispettate ? Fanno tutti i corsi sulla sicurezza sul lavoro e poi non si rispetta mai nulla perché i ritmi imposti non te lo consentono, perché nessuno parla? Perché si fanno queste cose se poi non si rispettano ?

  4. E’ vero! Come sempre l’occasione fa l’uomo ladro. In ogni circostanza. E non si bada a diritti e etica. O meglio, si bada quando riguarda se stessi. E quindi il dipendente che per una vita è andato avanti a rivendicare il giusto salario, a voler i giusti aumenti contrattuali a scapito dell’azienda che tanto deve provvedere a tutto, oggi in pensione, non ci pensa due volte a prendere in nero la badante, tanto è straniera e quindi là campano con poco, oppure ad assicurarla il meno possibile e al minino sindacale, per sentirsi a posto con la coscienza. Senza però concedere un aumento, costringendo queste persone a fare lavori sottopagati perchè hanno bisogno, non pensando che anche loro vorrebbero le tutele che ha, per esempio, un’infermiera assunta all’ospedale civile. E poi si dice che gli italiani quei lavori non li vogliono più fare… E’ sempre il solito discorso: il diritto lo voglio, ma per me e non a scapito mio! Contro il padrone sì, basta che il padrone non sia io!

  5. Il popolino è quello che alla fine subisce più di tutti questa ondata di profughi e clandestini e quindi è quello che più ne risente. Ecco perchè poi si lamenta. Non certo l’elettore medio del pd col posto sicuro (pagato dallo stato), che si permette di fare la morale e di dire accogliamoli, ma non vicino a loro. E’ sempre la politica che non dà risposte adeguate alle esigenze della gente, a cominciare dal popolino che è il primo a subire, e quindi se la politica permette l’abuso dei voucher così come scritto, i primi a rimetterci sono gli ultimi della società: popolino e stranieri. Quindi, guarda un po’ tu come è bello aumentare la platea dei disperati, tirandone qui altrettanti e addosso ai nostri…

  6. Verissimo! Continuano a fare corsi e poi non si rispetta nulla. Tra l’altro questi corsi sono pagati da sto enti bilaterali che, attraverso trattenute sui lavoratori e sull’azienda, poi dovrebbero occuparsi del ricollocamento dei lavoratori, della sicurezza, e della sanità. Alla fine, la maggior parte delle volte tutto si conclude con perdite di tempo in corsi che non sfociano in nulla e quindi spese inutili pagate dal lavoratore e dall’azienda. Oppure fondi inutilizzati in capo a questi enti che alla fine non sai dove vanno a finire.

  7. xSaulo. …che il prete estromette chi non gli va dai consigli pastorali per mettere chi vuole lui in maniera tale da poter fare quello che vuole con i soldi dei fedeli… Che non dare a nessuno l’8 per mille significa destinarlo al rito che ha ricevuto più preferenze, quindi alla chiesa cattolica, invece di rispettare la scelta del contribuente e rimanere come tasse per lo stato, così come avviene per il 5 e il due per mille… Questa è l’Italia e il Vaticano. Ognuno cura il proprio orticello.

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