Una piccola startup italiana conquista la Nasa e la Banca Mondiale

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La Banca Mondiale l’ha invitata per inserirla tra i progetti da finanziare. La Nasa l’ha preferita come partner ai colossi dell’industria aerospaziale. E lo stesso ha fatto l’ambasciata italiana di Washington – che dovendo scegliere le aziende più rappresentative per l’Italian National day – ha inserito nell’elenco multinazionali del valore di miliardi di euro come Boeing, Fca, Pirelli, Beretta, Enel e una sola, piccola, eccezione: un’azienda comasca che conta una decina di dipendenti in tutto e fattura meno di un milione di euro.

E’ questa la storia – la favola americana – di LarioEsco Srl, startup con sede a Erba (Co) diretta da Fabio Puglia, fisico e manager 45enne di origini desiane che – insieme all’amico ingegner Franco Barberis – su un’intuizione e 8 anni di lavoro e fatica, ha costruito un’idea che ora promette di conquistare l’America.

La chiave di volta di questo successo si chiama effetto Seeback, effetto termoelettrico – il nome è quello del fisico che lo scoprì nel 1821 – per cui, in un circuito di conduttori metallici, una differenza di temperatura genera elettricità.

La prima realtà a dargli un’applicazione concreta è stata la Nasa, per alimentare i rover nelle sue missioni aerospaziali. Ma Puglia e LarioEsco hanno fatto – e brevettato – un grosso passo in avanti, approntando un processo che permette a chiunque abbia una produzione costante di calore tra i 70 e i 300 gradi (impianti siderurgici, forni, inceneritori, motori a combustione interna di grandi navi etc) di recuperare il cascame termico e produrre energia fino a 800 W per metro quadro con grande stabilità (senza parti meccaniche in movimento, senza manutenzione e senza combustibile) e un recupero energetico che può arrivare fino al 15-20 per cento.

Con il brevetto di LarioEsco aziende di medie e grandi dimensioni possono risparmiare decine di milioni di euro, ammortizzando l’investimento per gli impianti in soli quattro anni. Ma i benefici sono forti anche a livello sistemico, perché – come chiesto anche dal Protocollo di Kyoto – si riduce l’inquinamento dovuto alla produzione di energia da combustibili.

Da qui il grande interesse internazionale – economico ma anche politico – per la startup comasca che a giugno sarà protagonista di una tre giorni da sogno negli States. Il programma del viaggio di Puglia, infatti, prevede per giovedì 1 giugno l’incontro alla Banca Mondiale per concordare un percorso di inserimento della tecnologia tra quelle quelle finanziate nei progetti di sviluppo dei paesi sud-americani e africani. Il giorno dopo, quindi, Puglia sarà al Dipartimento per l’Energia americano per definire come strutturare la presenza di LarioEsco negli Usa e, in serata, sarà accolto dall’ambasciatore Armando Varricchio nella sede diplomatica di Washington Dc, in Whitehaven Street, per l’Italian National Day. Infine sabato 3 giugno Puglia sarà al Goddard Space Flight Center di Greenbelt (il centro di progettazione e prototipazione dei Rover spaziali e della Stazione Orbitante Spaziale ISS), per avviare la partnership con la Nasa per lo scambio di know-how e lo sviluppo della tecnologia.

“Ringraziamo le istituzioni italiane e americane per l’attenzione che ci stanno dando”, sottolinea con orgoglio Puglia, “siamo consapevoli che su di noi e sul nostro brevetto c’è grande attesa in tutto il mondo. La tecnologia da noi brevettata può portare importanti benefici al pianeta, riducendo in maniera significativa l’impatto ambientale dei processi industriali e producendo ricchezza. La ricerca”, continua, “può migliorare davvero la qualità della vita di tutti. E la nostra storia dimostra che anche in Italia si possono creare e sostenere progetti d’eccellenza”.

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1 COMMENT

  1. Complimenti per i pionieri. Peccato per le istituzioni regionali che fanno poco o nulla per favorire lo sviluppo di queste realtà di eccellenza. Mi spiace ripetermi ma è più efficiente una imbonitrice come la bordonali che grida slogan ai quattro venti piuttosto che avere comunicato da parte dell'assessore allo sviluppo industriale ( chi è??) o come diavolo si chiama questo assessorato.

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