La Versa, Lanzanova arrestato per bancarotta fraudolenta e autoriciclaggio

4

E’ stato arrestato oggi dalla Guardia di Finanza di Pavia Abele Lanzanova, rampante manager 51enne originario di Urago D’Oglio. Le accuse contro di lui sono bancarotta fraudolenta prefallimentare e autoriciclaggio. Lanzanova, circa un anno fa, si era candidato a rilevare il noto marchio vitivinicolo La Versa, fondato nel 1905 e da tempo alle prese con pesanti debiti (almeno 20 milioni) e successivamente anche all’acquisto del Pavia calcio, di cui La Versa era diventato sponsor. In precedenza Lanzanova aveva anche cercato di acquistare il Chiari Calcio.

L’arresto di Lanzanova è arrivato il giorno dopo la terza richiesta di fallimento di La Versa, presentata dalla Procura di Pavia su istanza di due gruppi di soci e di alcuni fornitori. Secondo gli accertamenti della Gdf, “l’amministratore delegato de La Versa Spa come rilevato anche dal collegio sindacale, si sarebbe appropriato di ingenti somme sottraendole alle scarse risorse finanziarie della Cantina, peraltro già interessata da procedimenti prefallimentari”. Il meccanismo “si basava sulla simulazione di acquisti di vino da società che si sono poi rilevate essere inesistenti o aver cessato da tempo la propria attività”, con una parte dei soldi che finiva poi sul conto di Lanzanova che li riciclava trasferendoli sui conti correnti della La Versa Financial International Spa.

La newsletter di BsNews prevede l'invio di notizie su Brescia e provincia, sulle attività del sito e sui partner. Manteniamo i tuoi dati privati e li condividiamo solo con terze parti necessarie per l'erogazione dei servizi. Per maggiori informazioni, consulta la nostra Privacy Policy, che trovi in fondo alla home page.

4 Commenti

  1. Ogni giorno dell’anno li arrestano …clesse dirigente senza morale ma con molti interessi….Si chiama liberismo …tanto non vanno mai in galera …

  2. Se in Italia ci fosse ancora qualche giornalista d’inchiesta serio, sarebbe interessante andare a vedere, qualche anno dopo l’arresto o la denuncia di questi personaggi quale sia il loro tenore di vita, quale attività svolgono e di quali beni dispongono (direttamente o attraverso famigliari, amici, società e prestanome assortiti). Scommetterei che sono ben pochi quelli che dopo avere arraffato, evaso, truffato, bidonato finiscono davvero a condurre una vita grama come tocca ai comuni mortali: questo è il sistema che premia i furbastri.

  3. e siccome buon sangue non mente, hanno arrestato anche la figlia, che deteneva allegramente sette chili di droga in cameretta [fonte: tutti gli altri giornali]

Lascia una risposta (la prima volta la redazione deve accettarla)

Per favore lascia il tuo commento
Per favore inserisci qui il tuo nome