Contro uno Jadran fortemente motivato a regalare una bella soddisfazione ai propri tifosi, a Herceg Novi, l’An Brescia viene superata 11 a 8 (2-2, 3-2, 4-4, 2-0, i parziali) nella gara di ritorno della terza fase di qualificazione alla Champions League. La sconfitta in terra montenegrina non pregiudica il passaggio del sette di Sandro Bovo alla fase a gironi del massimo torneo continentale, e questo grazie al sostanzioso 14-5 inflitto allo Jadran in gara 1.
Poco male, dunque, per i biancazzurri, anche, e soprattutto, considerando che davanti avevano un team molto ben preparato e sostenuto da una notevole cornice di pubblico. In ogni caso, per tutto il match, i biancazzurri hanno provato, e riprovato, a far valere il proprio potenziale ma ha prevalso la difesa effettuata in maniera piuttosto pesante, in particolare sui centroboa bresciani, da parte dei padroni di casa. Allo stesso tempo, Presciutti e compagni, in copertura, si sono espressi al di sotto del proprio standard e, nel fondamentale dell’uomo in più, non hanno colpito con adeguata efficacia (sono 7 le reti subite in 9 situazioni di uomo in meno, e 2 su 11 è il dato delle superiorità). La partita di Herceg Novi va in archivio come test di livello per arrivare con la giusta determinazione, e le corrette indicazioni tecniche, alla sfida di sabato in casa di un agguerrito Sport Management.
«Di fronte a un avversario preparato a puntino da un allenatore di qualità come Gojkovic – commenta il presidente dell’An, Andrea Malchiodi -, non ci siamo comportati in modo ottimale, soprattutto quando ci siamo trovati a difendere in inferiorità numerica; ma può andar bene anche così, in pratica, la qualificazione ce la siamo conquistata a Mompiano e la gara di oggi la prendiamo come un ottimo banco di prova per l’incontro di sabato. Analizzando il rendimento di stasera, trarremo spunti per sapere dove andare a lavorare».