L’associazione Libera, con una nota inviata oggi ai media, esprime grande preoccupazione per l’inquietante fatto accaduto la sera della manifestazione a sostegno di Enza Rando, vice presidente di Libera e avvocato che cura la costituzione di parte civile in numerosi processi per mafia. Il 26 novembre, a poche ore dal convegno che si è svolto a Modena promosso da Libera dal titolo "Come cambiano le mafie idee e nuovi percorsi di contrasto", infatti, ignoti si sono introdotti nello studio di della Rando mettendo a soqquadro la sua stanza senza che alla stessa sia stato sottratto nulla, pur essendo a portata di mano Pc, penne e altri oggetti di valore. Tra gli elementi preoccupanti anche l’apertura delle ante di armadi in cui sono custoditi i faldoni riguardanti le costituzioni di parte civile nei processi di mafia.
“Nulla può intaccare la ferma condanna ad ogni atto intimidatorio che non fermerà mai l’onda. Noi – si legge in una nota inviata dal referente provinciale Giuseppe Giuffrida – saremo sempre al tuo fianco Enza. Ed a tutti l’invito a dimostrare la solidarietà con un gesto: Libera, con l’attenta azione dell’avvocato Enza Rando, è costituita parte civile nel processo Pesci contro un’organizzazione ndranghetista operante nel mantovano e nel cremonese".
Da qui la decisione di darsi appuntamento per la mattina di oggi, alla ripresa dell’udienza nell’aula di Corte d’Assise del Palazzo di Giustizia di Brescia, a sostegno dei magistrati della DDA di Brescia Paolo Savio e Claudia Moregola ed al fianco di LIBERA, costituita parte civile”.