Brescia 2030, l’8 marzo si parte con i laboratori Mo.Ca. ECCO IL PROGRAMMA

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Brescia 2030, Brescia smart city
Brescia 2030, Brescia smart city

Lo scorso 25 ottobre la Giunta Comunale ha aggiornato l’ “Agenda Digitale Urbana – Brescia 2030” (il testo e le slide di sintesi sono pubblicate sul sito dati.comune.brescia.it).

Animata da forte concretezza, necessaria a rendere misurabili i risultati raggiunti dalle iniziative di innovazione urbana, in questa nuova formula, l’Agenda intende avviare un tavolo multistakeholders coordinato dall’Area Innovazione del Comune ed esteso a persone giuridiche private e pubbliche ovvero enti privati o pubblici, al fine di elaborare il piano operativo di sviluppo e innovazione urbana in co-progettazione.

Nelle scorse settimane, dunque, il Comune e le Università territoriali (Università degli Studi di Brescia e Università Cattolica del Sacro Cuore) si sono dati appuntamento per capire insieme  come concretizzare e dare rigore scientifico a un percorso, che, com’è scritto nell’Agenda Digitale Urbana, richiede “uno sforzo di creatività, innovazione e partecipazione dei soggetti locali dalle imprese, a partire da quelle del sistema Comune di Brescia, ai soggetti organizzati sul territorio, a quartieri, ecc.”.

«Quello di Brescia è un territorio animato da forti ambizioni e ricco di talenti. Soprattutto negli ultimi anni, i progetti e le iniziative che hanno avuto maggior riscontro e successo sono state quelle che ci hanno visto lavorare coesi, coordinati e sinergici verso obiettivi concreti e misurabili», sottolinea Laura Castelletti, Assessore alla Cultura Creatività e Innovazione. «Tante sono le iniziative di alto valore che hanno preso vita in questi mesi; solo per nominarne alcuni: Industria 4.0, BresciaPiù, il tavolo territoriale sull’economia circolare, il progetto di coordinamento delle Agende Digitali del Comune e della Provincia di Brescia, primo caso in Italia e frutto di un’apertura e di una collaborazione concreta tra i due enti. La nostra Agenda Digitale ha sempre ribadito che l’innovazione è un fattore culturale e sociale prima che tecnologico. Per questo, abbiamo chiesto alle Università –che sono i nostri poli territoriali di ricerca e cultura- di coordinare per noi un percorso operativo, rigoroso e scientifico. Trattandosi di un work-in-progress, ancora non sappiamo con certezza quali saranno gli esiti dei laboratori: sappiamo però che puntiamo su poche ma concrete azioni, progetti comuni, obiettivi condivisi che siano aggregatori utili per lo sviluppo del nostro territorio, sia in ambito infrastrutturale e digitale, che in ambito socio-culturale. Il punto non è il risultato, ma il metodo: lavorare con le due Università per la definizione del format dei laboratori e l’individuazione degli ospiti alla prima giornata è già stato fin qui la conferma che possediamo eccellenze capaci insieme di lavorare in sinergia coniugando rigore e creatività»

I laboratori territoriali Brescia 2030 prenderanno avvio ufficialmente l’8 marzo a MO.CA – Centro per le nuove culture a Brescia in via Moretto.

Quattro sono le aree di lavoro su cui lavoreranno i soggetti invitati: istruzione e formazione, salute e benessere, industria e impresa, turismo e cultura.

La giornata sarà divisa in due momenti: uno pubblico, dalle 9 alle 12;  e uno riservato, che continuerà dalle 12 alle 17.

Ai laboratori sono stati invitati soggetti chiave del territorio di Brescia, città e provincia, provenienti da 32 realtà in tutto, Comune incluso, individuati insieme alle Università.

Saranno i partecipanti ai laboratori ad allargare la partecipazione ad ulteriori soggetti nei successivi incontri, qualora li ritenessero interlocutori necessari.

«Nella prima giornata di lavoro verrà condiviso un percorso operativo, coordinato e validato dalle Università, che hanno individuato nel loro organico docenti di alto profilo in grado di accompagnare e facilitare il lavoro dei laboratori» spiega Maurizio Tira, Rettore dell’Università degli Studi di Brescia. «Per armonizzare e coordinare i laboratori, è stata elaborata una matrice che include temi trasversali, comuni a ogni area: sostenibilità (che abbiamo accolto nell’accezione internazionale di sostenibilità economica, ambientale e sociale), internazionalizzazione, mobilità, impiegabilità, fragilità sociale e immigrazione, dati. Insieme al Comune, abbiamo intenzione di portare nei laboratori il metodo accademico di sviluppo di azioni e progetti condivisi; ma essendo chiamati al ruolo chiave di coordinatori di soggetti eterogenei, intendiamo porci in ascolto. Faciliteremo ma non imporremo un metodo: saranno i partecipanti dei laboratori a sviluppare in sinergia il proprio percorso, che avremo poi il compito di disciplinare e sintetizzare. Uno dei ruoli delle Università sul territorio è proprio quello di guardare al futuro in chiave di sviluppo e progresso: mi aspetto che questi laboratori rappresentino per UniBS un rinnovato patto con il territorio per il quale ogni giorno ci impegnamo».

Traguardo dei laboratori territoriali Brescia 2030 sarà l’individuazione, entro la fine dell’anno, di un numero limitato di azioni/obiettivi/progetti che possano costituire fattori propulsivi di innovazione e di collaborazione tra diversi soggetti, integrando la Brescia smart (delle tecnologie, dei dati, delle infrastrutture e dei servizi digitali) con le esigenze e le ambizioni dei bresciani più smart (studenti, imprenditori, community dei cittadini, lavoratori delle istituzioni e degli enti).

«Troppo spesso oggi si chiama in causa la tecnologia come fattore di sviluppo dei territori; ma da sola la tecnologia non basta: è la cultura il fattore determinante per percorsi collettivi di resilienza e di progresso» sottolinea Mario Taccolini, Prorettore della sede di Brescia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. «La pervasività e l’accessibilità delle tecnologie, così come l’attenzione all’alfabetizzazione digitale sono certamente fattori chiave. Ma l’alfabetizzazione da sola non basta, non è la “cultura”, una parola complessa che racchiude in sé valori importanti, di conoscenza, di consapevolezza, di storia delle persone e del territorio; che rappresenta principi di solidarietà e collaborazione, e che offre le chiavi di lettura del presente e di visione del futuro oltre gli interessi particolari. Ai laboratori Brescia 2030, come polo di ricerca umanistica del territorio porteremo proprio questa visione: la cultura come primo valore innovativo e di coesione».

Gli invitati alla prima giornata di lavoro, oltre al Comune di Brescia e a Università degli Studi di Brescia e Università Cattolica del Sacro Cuore, sono: Provincia di Brescia, A2A Spa, Associazione Industriale Bresciana, CCIAA di Brescia, ARPA Brescia, ATS Brescia, Spedali Civili, Fondazione Poliambulanza, Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo, Provveditorato – Ufficio Scolastico Territoriale Questura di Brescia, Accademia delle Belle Arti Santa Giulia, Brescia Tourism, Conservatorio, LABA, API industria, Fondazione Brescia Musei, Brescia Mobilità, Fondazione ASM, Brescia Infrastrutture, Teatro Grande, CTB, Diocesi, Ateneo di scienze lettere ed arti di Brescia, CNA, Coldiretti, ConfCooperative, Unione Provinciale Agricoltori, CFP Zanardelli, la Consulta Regionale degli Ordini degli Ingegneri della Lombardia.

Ognuna di queste realtà è stata invitata a delegare almeno un partecipante alle aree di interesse ovvero di azione sul territorio. La prima giornata intende definire un percorso di lavoro dei laboratori e una data per un secondo appuntamento, che potrà vedere l’apertura ad altri stakeholders.

Di seguito, il programma della prima giornata.

PROGRAMMA

h.9,00:      Accoglienza e registrazione

 

h.9,30       Emilio del Bono, Sindaco

                   Laura Castelletti, Vicesindaco, Ass. Cultura Creatività e Innovazione

                 Brescia 2030. Lo scenario, le proiezioni, i laboratori

                   Saluti delle Università

                  MAURIZIO TIRA, Università degli Studi di Brescia, Rettore

                  MARIO TACCOLINI, Università Cattolica del Sacro cuore, Prorettore

  1. 10,00     Lucio Bianco, già ordinario di Ricerca operativa all’Università di Roma “Tor Vergata”

                 Ricerca e innovazione nel futuro del Belpaese

h.11.30      Fine sessione aperta; coffee break

 

  1. 12.00      Ripresa lavori in sessione riservata agli invitati (plenaria):

                  Brescia 2030. Il percorso e il  metodo di lavoro

                  Coordina: Maria Grazia Speranza, Prorettore UniBS

 

h.13.00       Pausa pranzo
h.14.00       Suddivisione nei laboratori:
                   Salone delle Danze > focus: ISTRUZIONE E FORMAZIONE
Sala delle Conversazioni > focus: SALUTE E BENESSERE
Sala Diana > focus: INDUSTRIA E IMPRESA
Urban Center > focus: TURISMO E CULTURA
16.00:      Chiusura dei lavori e programmazione prossimi appuntamenti (plenaria)

Il termine è previsto per le ore 17.00

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