La Germani Basket Brescia cade sul campo di Reggio Emilia

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Germani Basket Brescia
Germani Basket Brescia vs Grissin Bon Reggio Emilia - ph credit ufficio stampa www.bsnews.it

Non c’è scampo per la Germani Basket Brescia sul campo della Grissin Bon Reggio Emilia, capace di capitalizzare al meglio le tante assenze con cui la Leonessa si è presentata al PalaBigi.

Senza Michele Vitali, Moss e Moore, Brescia non poteva far nulla di fronte a una squadra lunga e peraltro particolarmente ispirata, capace di giocare a ritmi altissimi per oltre 15? (9/14 nel tiro da tre) e di chiudere la gara dopo appena 10?. Un dato a cui va sommata l’espulsione di Landry al 28? (doppio antisportivo). In Emilia, dunque, la quarta sconfitta consecutiva per la Leonessa matura con il punteggio di 103-70: a chi legge la scelta di valutare i 40? di questa sera o di restare vicino a chi è sceso in campo di fronte a tante difficoltà, che non hanno comunque fermato i caldi tifosi bresciani, che la loro partita non la perdono mai, neanche quando sono costretti a presentarsi in 50 data la capienza del settore ospiti del PalaBigi.

C’è Laganà nello starting five della Germani, che fronteggia il quintetto tutto italiano della Grissin Bon. L’inizio di Reggio è roba da far tremare i polsi: gli emiliani partono con un 4/4 nelle triple, confermando la felice tradizione dalla distanza di chi recentemente affronta la Leonessa, e conquistano 10 punti di vantaggio (14-4) dopo appena 3? di gioco. Landry (8 punti consecutivi) prova colmare un po’ il gap ma la Germani non è in grado di arginare i tiri dall’arco dei reggiani (11 tentativi da tre e solo 5 da due punti al 7?), che si portano rapidamente sul +16 sul 31-15, chiudendo il primo quarto addirittura sul 36-17. Il secondo quarto scivola via sulla falsa riga del primo, con la Grissin Bon a pressare a tutto campo e la Germani a fare fatica. Landry si innervosisce di fronte a qualche mancato fischio arbitrale e la sostanza del match non cambia, tanto che a metà quarto il vantaggio dei biancorossi è di 20 punti (44-24). Con il giovane Bolis costantemente in campo, Landry si dimostra un vero leone (19 punti all’intervallo) e Brescia lotta con le unghie e con i denti, ma il divario alla fine del primo tempo resta davvero molto ampio sul 52-35.

Antisportivo a Vitali, tecnico a Bushati e la Germani dopo 3? della ripresa si trova già a bonus esaurito, rendendo di fatto più facile il compito della Grissin Bon di gestire i ritmi del match, volando sul 67-41. E nonostante un match facile da controllare e di fatto segnato nel punteggio gli arbitri decidono di metterci del loro, attribuendo a Landry un secondo antisportivo tanto frettoloso quanto ingeneroso che lo costringe a uscire dal campo definitivamente. Il sipario del match si abbassa definitivamente: giusto il tempo di annotare il 103-70 finale del match, registrare l’alta percentuale al tiro da tre dei padroni di casa (17/34, pari al 50%), i primi due punti in Serie A di Alessio Bolis e di Pietro Vertova e poi provare a guardare avanti, con la speranza di poter recuperare gli infortunati e riprendere un cammino che da un mese si è bruscamente interrotto.

“È una brutta sconfitta, maturata contro una squadra che aveva un’intensità diversa rispetto alla nostra. Noi dovevamo fare una partita differente e provare a restare di più a contatto. Siamo stati corti e troppo spesso abbiamo pensato troppo all’operato degli arbitri, perdendo concentrazione. Questi sono i momenti in cui è importante mantenere l’equilibrio, la gara con Caserta sarà fondamentale per raggiungere il nostro obiettivo primario della salvezza. Ora ci aspetta una settimana dura di lavoro per ritornare a un livello competitivo, non è certo la brutta partita di questa sera che può togliere meriti alla nostra squadra. Noi non siamo appagati, posso metterci la mano sul fuoco: abbiamo grandi motivazioni di squadra e personali e grande voglia di finire bene il campionato. Sono convinto che domenica prossima faremo una grande partita”.

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1 COMMENT

  1. …di questo passo il rinnovato palazzetto EIB resterà per sempre (e di nuovo) vuoto.
    Peccato per i tanti soldi spesi per restaurarlo.

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