Siccità, Iseo pieno al 37% e Garda al 71%: la Regione scrive a Roma

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Il fiume Oglio
Il fiume Oglio

Una lettera al ministro dell’Ambiente per sollecitare un incontro in tempi rapidi, per condividere una strategia comune per quanto riguarda il problema della siccita’ in Lombardia, prima regione agricola italiana. Una situazione, che allo stato attuale, sembra poter assumere tutti i canoni dell’emergenza.

Questo in estrema sintesi – nel giorno in cui anche il Consorzio Oglio ha lanciato il suo allarme, pochi giorni dopo quello di Legambiente Brescia – il contenuto del testo inviato dagli assessori regionali Viviana Beccalossi (Territorio, Urbanistica, Difesa del suolo e Citta’ metropolitana), Claudia Terzi (Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile) e Gianni Fava (Agricoltura), che in queste ore hanno scritto al Ministro Galletti in merito alla siccita’ che sta interessando i principali laghi e corsi d’acqua lombardi.

LETTERA – Nella lettera viene manifestata “la preoccupazione per lo stato di siccita’ che interessa la Lombardia, che ormai perdura da mesi e che sta raggiungendo i livelli del 2007, anno nel quale si determinarono gravi problematiche di natura ambientale, agricola, di fruizione turistica e di navigazione”. Per questo Regione Lombardia necessario “affrontare con il Governo, fin dalle prossime settimane, tutti i provvedimenti che si potrebbero rendere necessari per gestire la situazione”. Da parte sua, Regione Lombardia ha voluto inoltre evidenziare che prosegue l’opera di monitoraggio quotidiano per condividere le informazioni con tutti i soggetti interessati all’utilizzo dell’acqua, come e’ stato fatto fin dal 21 febbraio con la convocazione del “tavolo siccita’” e con le successive riunioni tenutesi con la ‘regia’ dell’Autorita’ di bacino del fiume Po, l’ultima delle quali si e’ tenuta l’11 aprile confermando lo stato di scarsita’ di risorsa idrica.

I DATI – Nonostante la situazione dei laghi sia finora nella media del periodo di riferimento, le preoccupazioni riguardano il deficit di innevamento, che secondo gli ultimi dati disponibili e’ del 62,8% in meno rispetto alla media del periodo 2006-2015 ma risulta inferiore anche rispetto al 2007, anno critico di riferimento (- 21,6%). Elemento, questo, che diventera’ decisivo quando, con l’aumento delle temperature, potrebbe registrarsi un deficit di acqua utile a riempire i bacini e successivamente gestire la stagione irrigua.
– Lago Maggiore: riempimento del 75,6% con tendenza a diminuire poiche’ gli afflussi sono inferiori ai deflussi. In questo momento e’ in atto la sommersione delle risaie.

– Lago di Como: riempimento del 44,1%. Il livello di riempimento e’ leggermente sopra la media storica.

– Lago di Iseo: riempimento del 37,1%, leggermente inferiore al valore medio storico.

– Lago di Garda: riempimento del 71,2%, leggermente inferiore al valore medio storico. Aipo sta riducendo le portate erogate, per aumentare la scorta d’acqua per far fronte alla stagione irrigua.

– Lago d’Idro: livello di riempimento di circa il 50%. Ridotte drasticamente le portate erogate per riempire il lago per far fronte alla stagione irrigua.

 

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