Brescia, il verde pubblico non viene risparmiato dal calore e dalle scarse precipitazioni

L’eccezionale ondata di calore anticipata rispetto al pieno dell’estate, che segue un autunno, inverno e primavera con scarsissime precipitazioni non risparmia il verde pubblico cittadino

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L’eccezionale ondata di calore anticipata rispetto al pieno dell’estate, che segue un autunno, inverno e primavera con scarsissime precipitazioni non risparmia il verde pubblico cittadino.

La principale avversità che si è manifestata in queste condizioni è una massiccia proliferazione di ragnetto giallo del Tiglio (Eotetranychus tiliarium), soprattutto sulle alberate del centro storico, che visivamente si caratterizza  per una decolorazione e caduta delle foglie in piena stagione. Per far fronte a questo attacco straordinario che non si registrava da 20 anni, e che rischia di defogliare completamente anche i tigli centenari, il Comune ha avviato da una settimana una campagna di endoterapia per colpire il parassita. La metodologia seguita rappresenta un metodo efficace e privo di controindicazioni per i cittadini, in quanto applicando prodotti specifici direttamente all’interno del tronco, il principio attivo agisce senza alcuna residualità nell’ambiente. È previsto il trattamento di 1.600 piante per confinare l’attacco alle zone prossime al centro storico.

Per quanto attiene alla situazione irrigua del verde pubblico, anche il Comune di Brescia si trova ad affrontare questa emergenza, fortunatamente non ancora critica come lo è nella vicina Emilia Romagna e gli sforzi sono rivolti a mantenere da un lato le aree verdi fruibili ai cittadini dall’altro a risparmiare la risorsa idrica, non solo per gli aspetti economici ma soprattutto in termini ambientali.

La priorità d’irrigazione attraverso gli impianti irrigui a goccia, viene data a cespugliati, roseti rifiorenti e tappezzanti delle aiuole stradali sulle principali vie di penetrazione della città, nonché alle Stazioni della metropolitana e ai giardini del centro storico. In tal caso l’irrigazione è stata attivata da oltre un mese.

L’irrigazione dei parchi è possibile laddove gli stessi sono dotati di impianti automatici che vengono attivati con periodicità giornaliera.

In alcune situazioni l’irrigazione avviene anche con carro botte e a mano. E’ il caso delle oltre 500 fioriere e delle vaschette con fiori stagionali  poste a arredo del centro storico che ogni due giorni, vengono bagnate, nonché delle giovani piante d’alto fusto messe a dimora negli ultimi anni lungo le strade e nei parchi.

L’approvvigionamento idrico deriva fondamentalmente da acquedotto, ma anche dai pozzi irrigui dedicati.

In particolare rispetto ai 293 ettari di superficie di parchi e giardini pubblici, aiuole stradali e rotonde, la superficie irrigata è all’attualità di 45 ettari.  Nei prossimi giorni, visto il perdurare delle temperature elevate, si procederà ad aprire qualche altro impianto alimentato da pozzo laddove possibile.

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