Oltre cento Mi piace, con commenti anche assurdi che evocano alieni e fenomeni paranormali, per la banale foto di una nuvola con una forma particolare (le “lenticolari”, in gergo tecnico). E’ questo uno degli ultimi post del gruppo Facebook “Monitoraggio scie chimiche (Serle, Bs)”, promosso da un utente del piccolo Comune valsabbino. Una comunità che ha raccolto ben 3500 membri (da tutta Italia, visto che Serle di abitanti ne conta poco più di 3mila…) e che dichiara nella descrizione di voler dare spazio esclusivamente a “informazioni”, video e foto riguardanti “scie chimiche, haarp, morgellons, monsanto e controllo mentale”.
Insomma: uno spazio riservato a complottisti e sostenitori di teorie prive di alcun fondamento scientifico, in alcuni casi perfino potenzialmente pericolose dal punto di vista sociale. I post degli utenti, va detto, sono talvolta deliranti. Ad esempio ci sono utenti che, seriamente, indicano nelle cosiddette scie chimiche (normale condensa d’aereo) un complotto mondiale per sterminare l’umanità. Altri alimentano l’assurda teoria antivax (“Ma perché vorranno mai vaccinare tutta la popolazione? Guardate la reazione del mercurio sottoposto alle onde sonore”), dimenticando che la scienza e la statistica sul punto sono unanimi. Ancora: c’è chi attribuisce la colpa della siccità alla Nato (sic!) e chi afferma che “l’alluminio sta causando un aumento delle malattie degenerative” (ovviamente… “viene mandato giù dalle scie chimiche”). Per non dimenticare quelli che affermano l’esistenza di terremoti artificiali aggiungendo che “l’Onu li vieta”.
Un campionario quasi completo di assurdità, il cui pensiero di fondo è ben interpretato da un utente: “Hanno paura della verità… i giornalisti sono impotenti ormai di fronte a ciò che riesce a fare la comunicazione via web. Il popolo non può essere controllato come un tempo, e questi di fronte alla potenzialità dei social si sentono impotenti. Per questo motivo falsano le informazioni, e cercano in ogni modo di limitare il libero pensiero. Non possono più influenzare i lettori come un tempo. Non possono più controllarli per conto dei loro padroni, che li pagano per mentire”.
Insomma: il web, il sentito dire, le leggende metropolitane, le teorie di stampo medievale, le bufale e il parere del salumiere su temi di grande complessità scientifica sarebbero l’unica verità, mentre la scienza dice cavolate e vuole sterminare il mondo in combutta con gli ebrei, l’america e le multinazionali. Il vero problema è che qualcuno ci crede pure.