Traffico di droga, sgominata banda che usava i corrieri espresso

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Traffico di droga, sgominata banda che usava i corrieri espresso. Un importante traffico di marjiuana dall’Italia all’Inghilterra è stato individuato ed interrotto dalla Polizia di Stato di Brescia, che nelle ultime settimane ha operato diversi sequestri ed arresti. L’indagine, diretta dalla Procura della Repubblica di Parma e condotta dalla Squadra Mobile di Brescia, con il coordinamento del Servizio Centrale Operativo e della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, con il concorso delle Squadre Mobili di Parma, Bologna, Padova e Treviso, ha svelato l’esistenza di una organizzazione di matrice cinese che operava tra la Lombardia, l’Emilia Romagna ed il Veneto.

Secondo gli inquirenti il gruppo criminale si occupava dell’intera filiera: dalla coltivazione dello stupefacente – che avveniva in serre indoor appositamente realizzate prendendo in locazione case isolate – fino all’essicazione e al confezionamento. La droga sarebbe stata destinata al mercato inglese e veniva spedita con pacchi del peso di 6-7 kg attraverso i corrieri tradizionali.

L’indagine è partita dal sequestro di 6 kg di marijuana alla TNT di Brescia. Seguendo gli spostamenti dell’uomo che aveva effettuato la consegna, gli agenti della Mobile sono potuti risalire a due serre (una a Fornovo di Taro -PR- ed una Monselice -PD-) dove hanno sequestrato 2000 piante e 15 kg di droga già confezionata. A Bologna è stata individuata, invece, una base logistica in cui lo stupefacente veniva confezionato e stoccato in attesa della successiva spedizione.

L’attività criminale – secondo quanto riferito dalla Questura – era gestita da un cittadino cinese di 40 anni, residente in Brianza, che oltre ad occuparsi personalmente della spedizione della droga, si preoccupava di reperire gli immobili all’interno dei quali venivano realizzati veri e propri impianti industriali per la coltivazione della droga. A carico dell’uomo, il GIP di Parma Alessandro Conti ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per il reato di produzione e traffico di sostanze stupefacenti, mentre in precedenza era stato tratto in arresto in flagranza di reato il custode della serra di Monselice e denunciati in stato di libertà due cittadini cinesi addetti al confezionamento della droga nell’appartamento di Bologna.

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