Bagnolo, la telenovela della piscina prosegue. Ma c’è un nuovo gestore

La Sport Management, che già ha effettuato una gestione provvisoria nei mesi scorsi, gestirà la piscina comunale di Bagnolo Mella per i prossimi cinque anni

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La piscina di Bagnolo Mella
La piscina di Bagnolo Mella, foto da comune

Dopo l’aggiudicazione provvisoria manca ormai solo la firma sul contratto, ma si tratta di una pura formalità che non modificherà in alcun modo quello che da alcuni giorni è diventato una realtà consolidata. La Sport Management, che già ha effettuato una gestione provvisoria nei mesi scorsi, gestirà la piscina comunale di Bagnolo Mella per i prossimi cinque anni. Una volta sistemati i relativi passaggi previsti dalla legge, la Sport Management, che già gestisce più di cinquanta piscine un po’ in tutta Italia, potrà prendere in carico la nuova ed ufficiale gestione che partirà con tutti i crismi dell’ufficialità nel prossimo mese di ottobre e durerà fino allo stesso mese del 2022.

La società che già “cura” gli impianti natatori di paesi bresciani come Ghedi e Rezzato, solo per rimanere ai più vicini, ha vinto la procedura negoziale avviata dall’Amministrazione Comunale bagnolese, presentando nel momento della manifestazione di interesse richiesta, un’offerta di assoluto interesse sia dal punto di vista economico che per quel che riguarda i servizi proposti. Prendendo spunto dalla base di partenza di un versamento annuale al Comune proprietario dell’impianto non inferiore ai 15.000 euro, la Sport Management si è assicurata il successo offrendo la ragguardevole somma di circa 60.000 euro che entreranno nelle casse comunali a Bagnolo ogni anno nel prossimo lustro. Altrettanto qualificata l’offerta a livello tecnico, con un progetto che ha affiancato ai diversi corsi richiesti, la professionalità e la competenza del personale impegnato in piscina, un’organizzazione attenta e completa, sconti e tariffe speciali per i cittadini bagnolesi e per iniziative particolari come i Grest.

Il tutto, in estrema sintesi, per un’offerta che per qualità e completezza si è rivelata vincente e che verrà completata dalle tariffe degli ingressi che saranno stabilite dalla Giunta bagnolese, basandosi su costi concorrenziali rispetto alle altre piscine del territorio. In questo modo gli utenti di Bagnolo potranno continuare a fare affidamento non solo su un servizio molto richiesto e gradito, ma avranno l’opportunità di far proseguire il connubio con la Sport Management che nella sua prima esperienza ha riscosso ampio gradimento. Una soddisfazione che ha affiancato i servizi consueti proposti durante tutto l’anno ad iniziative particolari come il lido estivo che i bagnolesi hanno dimostrato di apprezzare in questa estate 2017.

A livello gestionale, dunque, la piscina comunale di via Borgo ha compiuto un significativo passo in avanti verso la stabilità e la sospirata di poter offrire in modo continuo e professionale un servizio di qualità alla comunità di Bagnolo. L’intricata vicenda che dal ’97 sta coinvolgendo l’impianto natatorio non è però ancora giunta alla desiderata conclusione. Dopo le annose vicende che hanno portato all’estromissione dell’Aqvasport, il primo gestore, la problematica questione non ha ancora trovato il suo giusto epilogo. Tra le altre “accuse” rivoltegli, per avere interrotto il pagamento delle rate del mutuo acceso (con la fidejussione dell’Amministrazione Comunale bagnolese in carica tra la fine degli Anni Novanta e i primi Anni Duemila) presso la Banca di Pompiano e Franciacorta (divenuta ora BTL, Banca del Territorio Lombardo). L’intera vicenda a questo punto è passata sotto la lente di ingrandimento del tribunale, che dovrà dare risposta alla richiesta della BTL di un immediato pagamento delle rate che l’Aqvasport ha smesso di pagare, ma dovrà giudicare pure la domanda avanzata da quest’ultima società sulla possibilità di revocare l’ordinanza di sgombero emessa dall’attuale Amministrazione Comunale bagnolese.

Quest’ultima, a sua volta, tramite i suoi legali, punta a far accogliere dal tribunale la tesi secondo la quale non solo l’Aqvasport doveva essere estromessa dalla piscina comunale, ma proprio le ripetute violazioni commesse dallo stesso gestore – secondo il Comune – hanno reso nulla una convenzione che non ha mai offerto alla comunità di Bagnolo i servizi e le offerte che l’avevano fatta nascere. Tesi contrapposte ed assai intricate che verranno esaminate con la meritata attenzione nella prossima udienza che si terrà ad ottobre e che potrebbe, finalmente, avvicinare la parola “fine” su tutte le complesse problematiche che hanno accompagnato la piscina comunale di via Borgo sin dalla sua “nascita”.

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