Brescia torna a far parlare di sè a livello nazionale. E ancora una volta non si tratta di un argomento piacevole. Dopo il caso dell’uomo che avrebbe avuto rapporti sessuali non protetti con minori pur sapendo di avere l’Hiv, gli scandali del seminario diocesano e il caso del noto regista accusato di aver abusato di un ragazzino, infatti, stavolta a suscitare l’indignazione di tutto il Paese sono i presunti abusi del titolare di una palestra (e istruttore di arti marziali) nei confronti delle sue allieve minorenni.
L’indagine coordinata dal sostituto procuratore Ambrogio Cassiani, come anticipato ieri, è scattata in seguito alla denuncia di una 13enne che ha riferito di aver avuto rapporti con il titolare della palestra lonatese per quasi due anni (tra il 2009 e il 2011).
Il 43enne è stato arrestato ieri con le accuse violenza sessuale di gruppo, prostituzione minorie, atti sessuali con minori e – pare – detenzione di materiale pedopornografico, con foto compromettenti dell’uomo e delle sue vittime scattate nell’infermeria. Secondo gli investigatori quello della 13 non sarebbe stato un caso isolato (le violenze sarebbero iniziate almeno nel 2008 e terminate solo con l’arresto) e ci sarebbero anche altri adulti coinvolti: tre le denunce a piede libero scattate.