Ghedi, multa a chi ospita profughi senza avvisare il Comune

D’ora in poi le associazioni, ma anche i privati che intendono ospitare dei profughi dovranno darne comunicazione preventiva al Comune. Ma la legittimità è dubbia

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Immigrati
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Dopo l’ultimo Consiglio Comunale a Ghedi è stato introdotto un nuovo regolamento che fa già discutere. D’ora in poi, infatti, le associazioni, ma anche i privati che intendono ospitare dei profughi dovranno darne comunicazione preventiva al Comune. In caso di trasgressione è prevista una specifica sanzione. Anche se resta da capire se la delibera reggerà al confronto con le leggi di livello superiore e ad aventuali ricorsi, dato che attualmente ogni procedura rimane in capo alla Prefettura e non ci sono obblighi verso l’ente locale.

La novità è stata comunque accolta con piena soddisfazione dal capogruppo della Lega Nord in Consiglio Comunale, Alessandra Storti, e pienamente condivisa dall’assessore alla sicurezza Gabriele Girelli: “Vista la situazione che si è venuta a creare – ha ribadito lo stesso Girelli – questo è uno strumento assolutamente indispensabile per far fronte ad un’emergenza che, purtroppo, è stata gestita male alla base e che ricade con le sue conseguenze negative a livello locale. Avere un quadro preciso della situazione è di grande importanza e può evitare il verificarsi di episodi come quelli che già sono accaduti sul nostro territorio”.

Chiaro il riferimento alla pesante diatriba intercorsa nei mesi scorsi tra un privato cittadino e una associazione che aveva affittato tre appartamenti in una via centrale di Ghedi con destinazione ufficio, salvo poi accogliervi alcune decine di profughi. Una discussione assai controversa che – si legge in una nota del Comune – “in futuro non potrà più accadere proprio grazie all’introduzione del nuovo regolamento comunale”.

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