In pochi ne capiscono i meccanismi. E ancora meno sono quelli che la mettono in pratica affidandosi ad esperti competenti del settore: meglio rivolgersi al cugino o all’amico dell’amico, sembrano pensare i più anche nel Bresciano. Salvo che poi i risultati si vedono. O meglio: non si vedono affatto, perché il business aziendale non ne ottiene alcun giovamento.
Parliamo della Seo, ovvero delle tecniche di posizionamento di un sito sui motori di ricerca e in particolare su Google, che in Italia rappresenta la quasi delle totalità delle ricerche on line (la restante fetta della torta se la dividono Bing, Yahoo e realtà nuove come Ecosia).
Fare in modo che un sito sia presente nella prima pagina di Google quando gli utenti cercano qualcosa di correlato alla nostra attività non è un fattore secondario. Perché la stragrande maggioranza dei navigatori si ferma ai primi dieci risultati. Così come è essenziale scegliere bene le parole chiave, trovando quelle con maggiore volume di ricerca, ma stando attenti al fatto che non siano troppo generiche e che sottointendano una reale intenzione di conversione da parte di chi le scrive su Google.
Un esempio? Se vendete macchine da caffè non vi servirà a molto posizionarvi ai primi posti per la parola chiave “caffè”, operazione peraltro difficilissima vista la concorrenza. Meglio cercare di puntare su chiavi di ricerca come “vendita macchine caffè”, che rendono più facile la scalata su Google e denotano una volontà di acquisto da parte di chi effettua la ricerca.
Ma spiegare tutti i meccanismi in questa sede sarebbe troppo complicato: ci sono persone che studiano queste tecniche da anni ed è opportuno rivolgersi a loro. Ma come si fanno a riconoscere gli esperti del settore dai millantatori? Di seguito vi diamo tre semplicissimi consigli.