LU.P.BS., Unione Pescatori Bresciani si candida alla gestione della pesca e alla salvaguardia delle acque, nei nuovi bacini territoriali. La proposta pubblica è arrivata questa mattina con una conferenza alla Agroittica di Calvisano, a cui hanno preso parte i vertici dell’associazione (il presidente Fabrizio Oliva e il vicepresidente Germano Bana) e il consigliere regionale leghista Fabio Rolfi. In rappresentanza dei circa 60mila pescatori attivi nella provincia di Brescia.
Con il passaggio delle competenze in materia di pesca dalla Provincia alla Regione, infatti, si è creato un vuoto normativo che nnei prossimi giorni, per voce dellAssessore Regionale Gianni Fava, dovrebbe essere colmanto con la presentazione alla giunta regionale per liter di approvazione riguardante il nuovo regolamento pesca, che farà decadere le norme provinciali. Al fine di rendere omogenee le azioni a tutela dell’ittiofauna, la grande novità del regolamento è il superamento dei confini amministrativi e l’individuazione di bacini di pesca definiti dai corsi d’acqua principali.
Ridisegnato il territorio e decaduti i regolamenti provinciali si potrà procedere secondo legge – e ove ci fosse richiesta – ad una gestione in concessione di ampie porzioni di territorio con acque libere da diritti esclusivi ed usi civici secondo quanto previsto allart 134 della LR 31/2008. Per questo l’U.P.BS. si è candidata ufficialmente alla gestione.
“La presenza di migliaia di pescatori e società associate con U.P.BS. e la gestione diretta di ben 5 incubatoi ittici – hanno sottolineato i vertici durante la conferenza stampa – permetterebbe infatti di offrire un reale contributo gestionale in funzione delle varie problematiche ed esigenze territoriali, decisamente diverse per ogni valle, pianura o laghi; offrendo possibilità ai pescatori locali di operare tramite un coinvolgimento concreto e diretto”.