Depurazione Garda, Alberti (M5S): basta promesse e propaganda

L'esponente grillino critica lo stanziamento di fantamilioni bollandolo come una trovata per conquistare voti e indica la depurazione delle acque come una priorità

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Il deputato del Movimento 5 Stelle Ferdinando Alberti, foto da YouTube - Parlamento, www.bsnews.it
Il deputato del Movimento 5 Stelle Ferdinando Alberti, foto da YouTube - Parlamento, www.bsnews.it

Basta promesse e propaganda, è necessario intervento coordinato ed efficiente. A chiderlo con una nota è il deputato grillino Ferdinando Alberti, che interviene così sulla questione del depuratore del Garda.

“Sono stati promessi i soliti 100 Milioni per il Garda – attacca Alberti – Promessa che si somma ai fantamilioni per l’ambiente bresciano mai arrivati a destinazione. Il solito impegno non scritto, buono solo per il consenso elettorale. La depurazione delle acque del Garda è una priorità. E’ necessario un intervento concreto ed efficiente”.

“La proposta di ATS che prevede gli scarichi di piena direttamente a lago – incalza il deputato grillino – è obsoleta e inaccettabile! Così come non è sostenibile la realizzazione di un tratto di collettamento a Visano: produrrà il solito sperpero di denaro pubblico oltre ad un inutile prolungamento dei tempi. Per migliorare la qualità delle acque del lago servono interventi immediati per la dismissione delle condotte sublacuali, la manutenzione e l’adeguamento delle condotte esistenti, con nuove condotte ridotte al minimo al fine di ridurre i tempi di realizzazione e l’impatto sulla viabilità gardesana”.

I parlamentari del M5S hanno già formalizzato un’interrogazione alla camera dei Deputati in cui sono evidenziate le diverse criticità del lago. “E’ necessario – si legge nel comunicato – individuare la soluzione che utilizzi tecnologie mature e che garantisca elevati standard qualitativi prendendo ad esempio dalle migliori realtà europee anche in relazione al minor sversamento e al recupero del fosforo. Ad esempio è possibile realizzare depuratori di prossimità a basso impatto a servizio delle utenze del lago di Garda; la separazione, nelle reti comunali, delle acque bianche da quelle nere; la rinaturalizzazione delle sponde; la verifica del corretto trattamento dei reflui sulle abitazioni non allacciate alla rete fognaria e l’implementazione delle attività di controllo degli scarichi industriali abusivi e quelli accidentali, che per loro natura impattano maggiormente sulla qualità dell’acqua del lago”.
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