An Brescia inarrestabile: battuta anche la Canottieri Napoli

Un primo tempo per prendere le misure all’avversario e poi la chiusura dei conti grazie a una zampata d’autorevolezza: nella terza giornata di campionato, l’An Brescia s’impone in casa della Canottieri Napoli per 11 a 8 (2-2, 5-1, 3-2, 1-3, i parziali)

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Un primo tempo per prendere le misure all’avversario e poi la chiusura dei conti grazie a una zampata d’autorevolezza: nella terza giornata di campionato, l’An Brescia s’impone in casa della Canottieri Napoli per 11 a 8 (2-2, 5-1, 3-2, 1-3, i parziali), risolvendo la sfida in virtù di un allungo effettuato con grande decisione nella prima metà del secondo periodo. Ancora senza Muslim (tenuto a riposo per il problema al collo), come accaduto a Catania, il sette di Sandro Bovo ripropone il tandem degli estremi difensori (la prima metà gara con Morretti in porta, la seconda con Del Lungo) e, come accennato, dopo un avvio interlocutorio, alla ripresa dal primo intervallo, cambia marcia con determinazione, piazzando il sorpasso che risulterà decisivo: ai gol in sequenza di Manzi (su uomo in più), Nicholas Presciutti (ancora in più) e Manzi (in parità), seguono le reti di capitan Presciutti (in superiorità) e Janovic (in mezzo, la segnatura di Campopiano in superiorità). A quel punto, la Canottieri si ritrova sotto di quattro (7 a 3), con i biancazzurri a tenere con fermezza le redini del gioco; tanto è vero che, dopo neanche due minuti dal cambio di panchine, l’An scappa sul più 6 (9 a 3) grazie ai sigilli di Rizzo e Vukcevic (entrambi in parità), costringendo i giallorossi a una vana rincorsa. Infatti, nel finale, gli uomini di Zizza provano a rifarsi sotto ma Presciutti e compagni fanno valere il vantaggio acquisito, risparmiando un po’ di energie in vista del mercoledì di Champions contro il Barceloneta.

«Abbiamo utilizzato il difficile incontro di oggi per preparare al meglio la sfida di mercoledì – afferma bomber Rizzo, a referto con una rete -: coach Bovo ci ha chiesto di giocare con grande intensità per quattro tempi, in modo da essere pronti a costringere il Barceloneta a continui movimenti, tenendo il ritmo sempre alto così da non lasciare pause agli avversari. Ce l’abbiamo messa tutta e il grande dinamismo ha permesso il break decisivo nella fase centrale del match; poi, alla lunga, abbiamo un po’ pagato il tipo di gioco dispendioso, ma direi che tutto è andato secondo quanto avevamo stabilito».

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