Nel 2016 Brescia e la sua provincia hanno avuto 2,2 milioni di turisti stranieri in più del 2008. Un risultato grande, ma non sorprendente, che premia quanto fatto in questi anni dalle istituzioni (Comune, Provincia, Regione e Bresciatourism) e da chi come noi – nel privato – lavora spontaneamente per promuovere Brescia nel mondo. A dirlo è Gb Merigo, presidente dellunico consorzio bresciano di incoming turistico, Brescia Incoming 2.0 (e titolare di Amerigo Viaggi), che commenta così i dati diffusi ieri a Cernobbio dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa San Paolo.
Dallindagine, frutto di unelaborazione su dati Istat, emerge che il turismo in Italia è tornato a crescere in maniera importante, con un boom del 90 per cento rispetto agli anni Novanta (in Europa meglio ha fatto solo la Spagna). E a trainare la locomotiva dellincoming turistico sono stati proprio Brescia e la Lombardia.
Nel 2016, infatti, le presenze turistiche in Lombardia hanno toccato quota 37,2 milioni (il 9,2 del totale italiano), con un balzo in avanti del 31,4 per cento rispetto al 2008 e una crescita dellincoming dallestero del 50,3 per cento.
In questo quadro la parte del leone, anzi della Leonessa, lha fatta proprio Brescia, con un balzo in avanti del 45,7 per cento (+2,2 milioni) rispetto al 2008, seguita alla distanza da Como (più 573mila, in crescita del 36 per cento), da Varese (più 556mila, più 73 per cento) e da Bergamo, che però è cresciuta un decimo di Brescia con soltanto 278mila turisti in più (48,6 per cento di aumento).
Dai dati emerge anche che Brescia è la seconda provincia più internazionalizzata della Lombardia sul fronte turistico: ben il 71,5 per cento delle presenze, infatti, provengono da un Paese straniero. Meglio ha fatto solo Como con il 75,5 per cento, mentre Milano si è fermata al 58,1 per cento e Mantova al 35,1 (il fanalino di coda è Pavia con il 27,4). La media lombarda è invece del 59,9 per cento: la nostra regione si piazza al terzo posto per presenze straniere dopo Veneto (67.2) e Lazio (61), mentre allultimo nella graduatoria italiana – ci sono Molise e Basilicata con percentuali di presenze straniere intorno al 10 per cento.
Il balzo in avanti di Brescia e della Lombardia, chiosa Merigo, è il frutto di un lavoro sistemico: le istituzioni hanno fatto molto sul fronte del marketing, ma il merito del boom va anche a tanti progetti nati dal territorio, in rete e sui social. Penso a realtà come quella che presiedo (Brescia Incoming 2.0), ma anche a Io amo Brescia perché, a Bella Brescia Bella, a Terramica, ad A-Destination manager, a Visita Brescia, a Brescia Foto, al Progetto Brescia Nuova e tante altri, che quotidianamente promuovono le bellezze di Brescia e contribuiscono alla crescita del sistema. Per passione.