Sono stati tutti assolti i quattordici agricoltori rinviati a giudizio con l’accusa di aver messo a rischio la salute dei consumatori alterando la produzione di latte.
Secondo l’accusa, infatti, gli allevatori avevano “dopato” le loro mucche con una sostanza, la somatotropina, importata dalla Spagna, al fine di aumentare del 20 per cento la produzione di latte. Ma per la difesa – che si è avvalsa del parere di una docente dell’Università degli studi di Bologna – non ci sono prove della nocività della somatropina.
Il giudice delludienza preliminare Cesare Bonamartini – come riportato dal Giornale di Brescia – ha accolto quest’ultima tesi, facendo decadere laccusa di adulterazione e contraffazione di sostanze alimentari nei confronti di tutti. Tutti contenti, dunque, o quasi: un allevatore, infatti, aveva già patteggiato la pena di un anno e quattro mesi.