Cresce l’allarme per la chiatta affondata sul lago di Garda: i tentativi di recuperare la piattaforma e il suo carico fatto di materiale edile, infatti, sono andati fino ad ora a vuoto. 40 tonnellate sprofondati a circa 15 metri di profondità, in una posizione troppo vicina agli scarichi fognari. E dirimpetto a una delle zone più turistiche, il casinò di Gardone Riviera.
Insomma: il rischio che l’acqua del lago venga contaminata è molto forte e per questo le istitituzioni si sono mobilitate per fare in fretta. Ma i due tentativi fatti fino ad ora sono andati miseramente a vuoto: catene e palloni gonfiabili non sono bastati a sollevare la piattaforma e scongiurare il danno. Tanto che non è escluso che il peso della chiatta sia molto superiore al dichiarato.
Per approfondire la situazione si è mossa anche la Procura, che ha inviato sul posto una squadra di sommozzatori per verificare i reali rischi e la situazione delle condutture fognarie. L’imperativo è fare in fretta.