Riaprire le case chiuse? Una proposta “aberrante”. A dirlo è stata la presidente della Camera Laura Boldrini, arrivata a Brescia (all’Istituto Artigianelli) per l’iniziativa “Libere e Uguali femminile plurale” alla presenza di Pippo Civati, segretario di Possibile e candidato di Leu alla Camera, e Matteo Laforgia, capogruppo di Articolo 1 e candidato al Senato.
“Matteo Salvini ha lanciato l’idea aberrante di riaprire le case chiuse. Io sono nettamente contraria alla riapertura delle case chiuse. Sono invece favorevole alle case aperte per i giovani che vogliono costruirsi un futuro”, così – secondo quanto riferito dal Gdb -si è espressa la Boldrini, tra le figure politiche più controverse d’Italia, sulla questione della legalizzazione prostituzione. Una proposta che tanto fa discutere anche nel Bresciano, ma su cui comunque sembra esserci un consenso sempre più ampio. Tanto da unire Lega e Sinistra, Boldrini a parte.
Il presidente della Camera, insomma, ancora una volta ha centrato l’obiettivo di collocarsi in minoranza rispetto alle tendenze del paese.
Anche la boldrini (a pancia piena e con i soldi nostri), come la albini per brescia, fa discorsi da vescovi o cardinali, nella loro classica concezione astratta della vita.
Ognuno ha le sue visioni, ma certamente la realtà ed i fatti, anche nel caso della prostituzione, smentiscono gli appeli buonisti, idealisti e moralisti di chi come la Boldrini non si concentra invece sul reato di sfruttamento e sulle attività di prevenzione, controllo e sanzionamento più severo di quel reato come presupposto di fondo per cambiare una situazione, tra le tante, assolutamente non presidiata in Italia.