Renato Borsoni, una mostra per ricordare l’arte della pubblicità

A un anno dalla scomparsa di Borsoni - grafico, uomo di teatro, artista, scrittore - AAB e Fondazione Luigi Micheletti, con il contributo e il patrocinio di A2A e Fondazione ASM, con la collaborazione del Centro Teatro Bresciano, Fondazione Brescia Musei, Fondazione Teatro Grande e Musil, organizzano la mostra curata da Fausto Lorenzi

0
Renato Borsoni - www.bsnews.it
Renato Borsoni - www.bsnews.it

A un anno dalla scomparsa di Renato Borsoni – grafico, uomo di teatro, artista, scrittore – AAB e Fondazione Luigi Micheletti, con il contributo e il patrocinio di A2A e Fondazione ASM, con la collaborazione del Centro Teatro Bresciano, Fondazione Brescia Musei, Fondazione Teatro Grande e Musil, organizzano la mostra curata da Fausto Lorenzi e intitolata “Ren. Renato Borsoni – studio d’arte nella pubblicità”.

La mostra rimarrà aperta dal 3 al 21 marzo 2018, dal martedì alla domenica, dalle 16.00 alle 19.30 presso la sede dell’Associazione “Artisti Bresciani”, in via Vicolo delle Stelle 4, a Brescia.

Renato Borsoni, personaggio poliedrico, ben noto come uomo di teatro, dal 1961 è il principale animatore con Mina Mezzadri della Compagnia della Loggetta, dal 1975 al 1988 direttore artistico del Ctb, il teatro pubblico bresciano riconosciuto tra gli stabili nazionali. In città e provincia Borsoni ha avuto un ruolo altrettanto importante nella grafica applicata. Tanto che già nell’ambito teatrale il grafico ha affiancato sempre l’attore, scenografo e regista Borsoni nell’interpretare in locandine e manifesti il taglio e lo spirito di molti spettacoli allestiti con la Compagnia della Loggetta e nelle prime stagioni del Ctb. La mostra e il catalogo vogliono sottolineare che l’umanista Borsoni anche in questo campo, come nel teatro, ha provato a vivere una certa idea di bellezza comunicativa -chiara, essenziale, pulita, mai intimidatoria, piuttosto cordiale e suadente, quasi fosse una conversazione col pubblico-, come inseparabile da un senso di cittadinanza, di giustizia e di vita morale.

Dagli anni Cinquanta agli anni Duemila e oltre l’arte per la pubblicità di Borsoni ha accompagnato una miriade di aziende e imprese industriali e commerciali della nostra provincia, tanto che si presta come strumento utile per integrare una lettura della storia economica e del costume bresciani dalla ricostruzione al boom ad anni recenti.

La mostra fa, inoltre, scoprire lavori più intimamente legati agli affetti e alla famiglia, che rivelano però un Borsoni disegnatore e acquerellista attento a scandire momenti chiave della vita privata, in ritratti di dolce e ironico intenerimento, con stile arguto e volatile, indulgente e pungente, della moglie Marisa Germano, dei figli Corrado e Camilla, dei nipoti, dei figli del collega e amico Ubaldo Mutti che con lui divise la responsabilità dello studio di grafica e comunicazione.

LEGGI L’ARCHIVIO CON LE OPINIONI DI RENATO BORSONI

La newsletter di BsNews prevede l'invio di notizie su Brescia e provincia, sulle attività del sito e sui partner. Manteniamo i tuoi dati privati e li condividiamo solo con terze parti necessarie per l'erogazione dei servizi. Per maggiori informazioni, consulta la nostra Privacy Policy, che trovi in fondo alla home page.

Lascia una risposta (la prima volta la redazione deve accettarla)

Per favore lascia il tuo commento
Per favore inserisci qui il tuo nome