Torna a Brescia la truffa della benzina finita: coppia in azione

Sono decine i bresciani vittime della cosiddetta truffa della benzina, di cui BsNews aveva già parlato poco tempo fa. Ma stavolta a essere presa di mira è soprattutto la città e gli autori del raggiro sono una coppia di italiani

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Sono decine i bresciani vittime della cosiddetta truffa della benzina, di cui BsNews aveva già parlato poco tempo fa. Ma stavolta – secondo quanto si legge in rete – a essere presa di mira è soprattutto la città e gli autori del presunto raggiro sono una coppia di italiani.

Il copione – stando a quanto emerge dalle testimonianze del gruppo Facebook Brescia che non vorrei – è quasi sempre lo stesso: una donna o un uomo si avvicinano agli automobilisti in un luogo pubblico (un parcheggio o una piazzola) e chiedono denaro per fare il pieno, raccontando storie che inducono gli interlocutori alla pietà. Quindi promettono alle vittime la restituzione del denaro: facendosi lasciare anche il numero di telefono o offrendo in cambio un documento d’identità a garanzia. Poi si allontanano in attesa della prossima vittima a bordo di un’auto: una Punto grigia o una Kangoo dello stesso colore. Ovviamente i soldi non vengono mai restituiti. E a far pensare a una truffa piuttosto che a una situazione di reale bisogno estemporaneo c’è il fatto che la situazione si sta ripetendo con sempre maggiore frequenza.

I LUOGHI E I VOLTI DELLA TRUFFA

La Punto Grigia è stata avvistata nel parcheggio della scuola Media Virgilio con a bordo un uomo, ma anche in via Lamarmora con una donna. La Kangoo grigia è stata ripetutamente vista invece nella zona di via Borgosatollo, alla rotonda del luna park con a bordo un uomo e una donna oppure un uomo. Altri avvistamenti, invece, portano nella zona di piazza Garibaldi. L’uomo viene descritto come calvo, sulla 40ina e con gli occhiali. Mentre la donna sarebbe sulla cinquantina, capelli ricci e occhiali.

LE STORIE CHE FANNO IMPIETOSIRE

Le storie raccontate dai truffatori sono diverse, ma dettagliate e ben circostanziate: studiate in modo da reggere anche di fronte ai dubbi e alle domande delle vittime. Molto spesso si parla di padri malati che si trovano in paesi lontani dalla città (la Valcamonica) e si offrono dettagli di ogni genere (dal luogo di lavoro a Desenzano, alla residenza dei suoceri a Poncarale) per rendere più credibile la storia.

COME EVITARE LA TRUFFA

Il metodo più semplice per evitare la truffa è quello di offrire ai truffatori di chiamare le forze dell’ordine per aiutarli. Oppure di farsi mostrare il documento personale e trascriverne i dati in modo da poterli rintracciare nel caso il denaro non venga restituito.

 

 

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2 Commenti

  1. Sto pezzo di m…. questa sera ha cercato di truffarmi presso la MediaWorld DI VIA ORZININUOVI, parlava con accento bresciano e io l’ho liquidato dicendogli di andare a chiamare i soccorsi, lui si è arrabbiato e mi ha mandato a quel paese, state attenti, ha proprio una punto grigia è calvo e sulla quarantina.

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